Mattarella: artigianato strategico nel rilancio previsto dal Pnrr
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenuta all’assemblea di Confartigianato, ha parlato dell’artigianato come «unicum tutto italiano che nessun’intelligenza artificiale sarà mai in grado di sostituire o eguagliare».
I punti chiave
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«La tutela che la Repubblica accorda all’artigianato e al suo sviluppo è una previsione costituzionale di permanente attualità e rilievo. Il rilancio delle attività produttive, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, affida al vostro comparto, nella duplice caratterizzazione di artigianato di servizio e di produzione, un ruolo strategico, nel quale siete protagonisti». Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a Marco Granelli, presidente di Confartigianato Imprese, in occasione dell’assemblea annuale.
Mattarella: Pmi prima porta per i giovani nel lavoro
«Il settore delle piccole e medie imprese si è confermato, anche nelle recenti crisi, un elemento di positiva elasticità dell’economia del Paese, prima porta di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro», continua il capo dello Stato. «Espressione di creatività e delle tradizioni, l’artigianato è un carattere essenziale dell’identità italiana, con le sue inimitabili specializzazioni e competenze. L’artigianato, inoltre, rappresenta sempre più una significativa forma di iniziativa imprenditoriale giovanile ed è un fattore determinante per la valorizzazione dei borghi e delle economie locali, per contenere i fenomeni di spopolamento a cui sono soggetti».
Meloni: unicum artigianato non sarà mai sostituito dall’IA
Una delle «sfide cruciali» è «sicuramente l’impatto che l’evoluzione tecnologica, l’intelligenza artificiale, la transizione ecologica stanno avendo, e avranno sempre di più, sulla nostra vita quotidiana. Compreso il nostro modo di produrre. E la prima questione che dobbiamo porci è capire come cogliere le opportunità che questi cambiamenti ci offrono, senza però subirli passivamente, ma essendone protagonisti. So bene che Confartigianato, il mondo dell’artigianato nel suo complesso, ha ben chiaro quanto questa sfida sia importante. È una consapevolezza che deriva dall’eccellenza delle nostre produzioni, dalla forza delle nostre radici, dalla solidità della nostra tradizione che da sempre si coniuga con l’innovazione. Insomma, quell’unicum tutto italiano che nessun’intelligenza artificiale sarà mai in grado di sostituire o eguagliare». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’assemblea di Confartigianato.
Governi stabili precondizione per non sperperare risorse
«Assicurare governi eletti dal popolo, governi stabili e con un orizzonte di legislatura, è la più potente misura economica che possiamo regalare all’Italia. L’instabilità politica l’abbiamo pagata pesantemente, impedisce di portare avanti progetti di lungo periodo, avere una strategia e dare concretezza ad una precisa visione di sviluppo che è la precondizione per non sperperare risorse» ha aggiunto la presidente del Consiglio a proposito della riforma del premierato. «L’Italia ha già pagato troppo le conseguenze del suo sistema. È ora di cambiare, e dare alla nazione istituzioni più stabili, più efficienti e più veloci» ha concluso
Confartigianato: da fisco a tassi, zavorra da 60 miliardi
«Fisco, costo del denaro, caro-energia, burocrazia, carenza di manodopera: sono tra i maggiori oneri che frenano la corsa dei 4,5 milioni di micro e piccole imprese italiane impegnate a reagire sul fronte di occupazione, sostenibilità, esportazioni». Una zavorra da 63 miliardi: lo calcola Confartigianato all’assemblea annuale, con un rapporto del suo ufficio studi. Dati evidenziati anche dal presidente Marco Granelli nella sua relazione all’assemblea: 28,8 miliardi di maggior tassazione rispetto all’Eurozona, 16,8 miliardi di costi della burocrazia, 7,4 miliardi di impatto del caro-tassi, 10,2 miliardi per la carenza di manodopera.
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