Mattarella: basta ambiguità sul clima, è ora di agire subito
Il capo dello Stato: l’Africa ha avuto solo il 2% dei vaccini, c’è un problema di equa distribuzione che va risolto immediatamente
I punti chiave
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«Non è più tempo di ambiguità e distinguo, è ora di agire subito. Bisogna garantire il massimo sforzo per raggiungere e superare gli obiettivi delle riduzioni previste. La prossima Cop26 sarà una spartiacque e ne dobbiamo essere consapevoli. Non è ammesso distrarsi». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella alla Conferenza “Incontri con l’Africa”. «Il continente africano - ha aggiunto il capo dello Stato - deve far sentire alta la sua voce. La produzione di energia pulita e la sua distribuzione sono fondamentali per l’Africa.
Vaccini: serve subito equa distribuzione
Quanto al contrasto al Covid Mattarella ha rimarcato come «l’Africa ha avuto solo il 2% dei vaccini: c’è un problema di equa distribuzione che va risolto subito. La vera risposta è stimolare l’industria farmaceutica africana. In questo senso l’Italia ha deciso di investire un miliardo di euro per stimolare il vaccino africano perchè nessuno ne sarà fuori se non ne saremo tutti fuori».
Ue e Africa insieme per salto qualità green economy
«Se l’Europa ha compiuto grandi e gravi errori con l’Africa - ha detto Mattarella - oggi si apre una stagione di leale collaborazione, con la consapevolezza della complementarietà. L’Africa rappresenta il partner naturale per la Ue. Africani e europei insieme costituiscono una vasta regione, un’area al centro delle dinamiche globali. Serve un gemellaggio spirituale dei due continenti. Serve l’elaborazione di un ambizioso progetto comune. Bisogna tracciare un sentiero comune da percorrere assieme per un vero salto di qualità nel segno della green economy. La sfida riguarda le società nel loro complesso. Non possiamo perdere questa opportunità».
«Da Ue gravi errori in Africa, ora leale collaborazione»
«Se l’Europa ha compiuto grandi e gravi errori nel considerare l’Africa come mera fonte di risorse, oggi è finalmente la stagione di una leale cooperazione, nella quale i problemi principali toccano tutti, e le soluzioni hanno bisogno del contributo di ciascuno. La chiave di un successo, che per essere durevole non potrà che essere comune, sta nel rafforzare la consapevolezza della complementarietà fra Africa ed Europa, complementarietà che un frangente storico così complesso rende ancora più evidente. Il continente africano rappresenta il partner naturale per l’Unione Europea: l’altra faccia di una stessa medaglia. Abbiamo bisogno gli uni degli altri. Non comprenderlo adesso ci porterebbe a constatare, fra qualche anno, di essere stati silenziosamente, ma inesorabilmente, relegati alla periferia del pianeta. Al contrario, africani ed europei, insieme, possono fare dei due continenti una vasta e integrata regione, stabile politicamente, dinamica economicamente e vibrante culturalmente. Una regione dove in totale vivono oltre un miliardo e mezzo di persone che producono un prodotto interno lordo pari a quindicimila miliardi di euro».
Migranti, fenomeno da governare a vantaggio di tutti
Mattarella nel suo intervento ha anche parlato di immigrazione: «Il fenomeno migratorio - ha detto - deve essere governato a vantaggio di tutti. Diversamente ne saranno travolte insieme le ragioni dell’umanità e gli ordinamenti statali».
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