ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa visita ufficiale a Seoul

Mattarella: una guerra che non si è mai conclusa con la pace comporta il rischio costante di nuove violenze

É in corso il colloquio a Seul tra il presidente Sergio Mattarella e il presidente della Repubblica della Corea del Sud Yoon Suk-Yeol

di Nicoletta Cottone

Mattarella a Seoul per visita istituzionale

3' di lettura

«Qui si comprende come una guerra che non si è mai conclusa con il conseguimento della pace comporta il rischio costante di nuove violenze e quanto qui viene fatto ha il respiro della storia, è particolarmente importante per evitare esplosioni di violenza ulteriori». Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a Panmunjom, nel corso di una riflessione dinanzi ai giornalisti al termine della visita alla zona de-militarizzata al confine tra Corea del Sud e del Nord. Si tratta di una lunghissima barriera di 250 chilometri, larga quattro, che ancora oggi divide militarmente le due Coree che, raggiunto l’armistizio nel 1953, non sono mai riuscite a giungere a un Trattato di pace.

Il messaggio ai giovani: garantire percorsi per il rientro dei cervelli

il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,ha inviato un messaggio in occasione della presentazione del ’Rapporto Italiani nel mondo’ della Fondazione Migrantes.  «Gli italiani sono ovunque benvenuti e apprezzati, per la loro cultura, tenacia e creatività. Lavorare all’estero, per i nostri giovani, è una grande opportunità di crescita umana e professionale e deve essere una scelta libera, non un obbligo di fatto. Se - dopo un percorso formativo in Italia - si è costretti a lasciare il territorio nazionale per mancanza di occupazione o di soddisfacenti prospettive e, soprattutto, una volta acquisite preziose conoscenze ed esperienze, non si riesce più a tornare, si è di fronte a una patologia, alla quale bisogna porre rimedio», ha scritto il presidente della Repubblica. «Quando non si riesce a riportare nel nostro Paese professionalità, esperienze, risorse umane, è l’intera comunità che viene impoverita. Individuare percorsi concreti per garantire, a chi lo desidera, il ritorno in Italia, in condizioni di lavoro soddisfacenti, è una sfida fondamentale che le istituzioni e la politica devono saper raccogliere», ha aggiunto.

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Accrescere relazioni economiche, commerciali e culturali

«Per quanto riguarda gli aspetti delle relazioni economiche e commerciali, abbiamo registrato il grande livello del nostro interscambio, sottolineando che vi sono margini per accrescerlo ulteriormente. Abbiamo sottolineato la possibilità sempre maggiore della collaborazione dei nostri apparati industriali che avvertono le stesse esigenze di innovazione di tecnologia avanzata. Da parte mia ho sottolineato come in Italia si avverta grande ammirazione per le eccellenze dell’economia coreana», ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dell’incontro a Seoul con il presidente della Repubblica di Corea Yoon Suk Yeol. Il capo dello Stato è stato accolto, nella parte più ufficiale della sua visita di tre giorni, con gli onori militari, spari di cannone e l’inno nazionale italiano nel palazzo presidenziale della capitale coreana. Dopo sono previsti i colloqui allargati alle Delegazioni ufficiali e la cerimonia di firma di intese.

Corea, Mattarella sul 38esimo parallelo

Industria coreana protagonista di punte avanzate nella ricerca industriale

L’industria coreana, ha rilevato il capo dello Stato, «è protagonista in punte avanzate della ricerca industriale nella comunità internazionale e questo rende ancora più importante gli accordi che sono stati firmati oggi: l’accordo tra ministeri del Commercio e Industria della Corea e il nostro ministero delle Imprese; l’accordo per la collaborazione spaziale crescente che intendiamo sviluppare molto tra l’Istituto coreano di ricerca spaziale e la nostra Agenzia spaziale; il protocollo che si è registrato tra l’Istituto coreano di scienze di base e l’Isstituto di fisica nucleare d’Italia. Sono tutti accordi che aggiungono tasselli ulteriori cui altri se ne aggiungeranno velocemente nel corso del tempo, per stimolare ulteriormente i quadro delle collaborazioni scientifiche tra Corea e Italia».

Numerosissimi accordi fra università

«Abbiamo sottolineato anche con soddisfazione le relazioni intense, di alto livello, sul piano culturale: tra le nostre università vi sono numerosissimi accordi di collaborazione e questa collaborazione culturale è inevitabile, spontanea, facile tra due Paesi di antica civiltà come la Corea e l’Italia. Tutto questo rende importante lo sviluppo ulteriore di questa collaborazione su questo piano così rilevante anche per i nostri giovani, abbiamo per questo condiviso con grande piacere - ha concluso Mattarella - la proposta di un anno di scambio culturale tra Corea e Italia, cui le nostre rispettive ambasciate spiegheranno il loro impegno».

Il capo di Stato si sposterà poi a Tashkent per colloqui con le autorità dell’Uzbekistan

Il capo dello Stato Sergio Mattarella è accompagnato dalla figlia Laura e dalla delegazione italiana guidata dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. Resterà in Asia per quasi una settimana. Dopo la tappa in Corea del Sud, che lo porterà anche al 38esimo parallelo al confine con la Corea del Nord, il capo di Stato si sposterà a Tashkent per colloqui politici con le autorità dell’Uzbekistan.



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