Mattarella in Polonia, l’incontro con Duda. «Siamo inorriditi dai comportamenti russi»
Il Capo dello Stato italiano è stato insignito della “Aquila bianca”, la massima onorificenza del Paese
di Nicola Barone
2' di lettura
Quanto sta accadendo sul fronte dei flussi migratori, con la grande affluenza in Italia e non solo, «richiede che il problema venga affrontato insieme, come problema dell’Unione europea perchè la Ue può farlo con una azione coordinata. Serve una nuova politica di asilo superando vecchie regole che sono ormai preistoria». Sono le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo un colloquio con il presidente polacco Andrzej Duda.
Duda: l’Ue ci aiuti con decisioni contro migrazioni illegali
«Oggi l’Unione europea ha il problema delle migrazioni illegali e possiamo tranquillamente parlare di migrazioni di massa. L’Italia fa un grandissimo sforzo e anche noi abbiamo questo problema». È piena la sintonia del presidente Duda dal quale arriva un appello. « Noi aspettiamo un sostegno maggiore, una maggiore comprensione da parte della Commissione europea e delle iniziative più decise dalla Ue».
«Sostegno dall’Italia all’Ucraina finchè necessario»
Continueremo a dare «sostegno all’Ucraina finché è necessario, finché occorre, sotto ogni profilo: di forniture militari, finanziario, umanitario, per la ricostruzione del Paese. Questo con la convinzione che ciò riguardi non solo l’Ucraina ma tutti i Paesi che si richiamano alla libertà delle persone e dei popoli». Per Mattarella la condanna della violenza perpetrata non può essere più perentoria. «Siamo inorriditi da alcuni comportamenti disumani che nella guerra vengono utilizzati da parte delle forze armate russe, colpendo bersagli ed infrastrutture civili, colpendo abitazioni civili, in un modo che rende ancora più crudele l’aggressione». E crescono i fronti di preoccupazione. «Il rapporto con il continente africano è molto importante. Si stanno esercitando pressioni e iniziative destabilizzanti. Quanto avviene in queste ore in Sudan è allarmante, l’azione della Wagner in tanti Paesi africani richiama a grande allarme. Questo richiede un’azione dell’Ue attiva, protagonista, di un soggetto che si impegni fortemente su questi fronti».
Lo sfondo delle tensioni sul grano
Il Capo dello Stato italiano è stato insignito dal suo ospite della “Aquila bianca”, la massima onorificenza del Paese. È una visita complessa ed importante, la sua, con sullo sfondo i labili confini tra solidarietà e protezione degli interessi nazionali. Due idee di Europa a confronto, in un momento segnato dalla crisi in Ucraina e dalle difficoltà economiche che i mutati equilibri internazionali comportano. Il presidente della Repubblica fa il suo viaggio di Stato in Polonia in un momento nel quale Varsavia gioca il ruolo di punta avanzata nel sostegno all’Ucraina, ma si fa delicato il rapporto con Kiev dopo che la Polonia, poi seguita dall’Ungheria, ha interrotto le importazioni di grano dall’Ucraina per proteggere gli agricoltori locali.
I rapporti nell’Ue (guardando ad ottobre)
Cercare di impedire pericolose polarizzazioni attraverso un dialogo che tra Roma e Varsavia procede malgrado le differenze su modi e velocità dell’integrazione europea. In estrema sintesi si giocano su questo terreno gli incontri italo-polacchi con la circostanza, non certo irrilevante, delle elezioni politiche incombenti fissate per il prossimo ottobre. I toni della campagna elettorale sono già arroventati in un Paese dove a dominare nel lessico è il sovranismo. La crisi del grano ucraino è solo l’ultimo anello di una catena di incomprensioni tra Varsavia e Bruxelles, che si possono riportare all’idea stessa di Stato sovrano e di cessione di poteri, fino al diverso passo nella difesa dei diritti umani.
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