al via la sperimentazione

Maturità in 4 anni: dove è in vigore in Europa, In Italia farebbe risparmiare 1,4 miliardi

di Marzio Bartoloni

(ANSA)

2' di lettura

La sperimentazione della maturità in 4 anni scatterà nel 2018 in 100 classi. In pratica saranno coinvolti 2500 studenti all’anno. Un mini test per capire se anche da noi può funzionare l'abbreviazione di un anno del percorso di studi che permetterebbe di far uscire i ragazzi dalle aule a 18 anni, come avviene da tempo, praticamente in metà dei paesi europei (13 sui 27 Ue: tra cui Spagna, Francia, Regno Unito, Portogallo, Ungheria, Romania). Una riforma che se entrasse a regime in tutte le scuole d’Italia potrebbe portare, secondo stime di alcuni anni fa, anche 1 miliardo e 380 milioni di risparmi.

Abbreviare di un anno il percorso verso la maturità non è una idea particolarmente nuova anche in Italia. Se ne parlò per la prima volta oltre 15 anni fa quando fu approvato la legge 30 del marzo 2000 fortemente voluta dal ministro Luigi Berlinguer. La proposta contenuta nella legge-quadro che avrebbe dovuto essere precisata con ulteriori provvedimenti, era semplice: un primo ciclo di 7 anni seguito da un secondo ciclo articolato in un biennio comune e in un triennio specifico per i diversi indirizzi. La riforma però non si fece più. Con l’avvento del Governo Berlusconi la riforma dei cicli di Berlinguer fu abrogata dalla cosiddetta riforma Moratti. Ci ha riprovato anni dopo, nel 2013, il Governo Monti: l’ipotesi allo studio dell’allora ministro dell’Istruzione Francesco Profumo prevedeva in particolare che l’abbreviazione si sarebbe dovuta ricavare da una riduzione del secondo ciclo che sarebbe stato accorciato di un anno. Secondo le stime di allora l’intervento avrebbe prodotto 1 miliardo e 380 milioni di risparmi con la soppressione di 40mila cattedre, i docenti cioè impegnati nelle classi quinte di tutte le superiori d’Italia.

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Ma come funziona all’estero? Secondo una recente indagine realizzata dalla Uil non esiste uno standard europeo per l’età di uscita dalla scuola secondaria. I 27 paesi Ue, infatti, si dividono abbastanza equamente tra quelli che terminano il percorso scolastico a 18 anni (13 paesi, tra cui Spagna e Francia ) e quelli, come l'Italia , la Germania, la Danimarca che lo terminano a 19 anni, con «una leggera prevalenza di questi ultimi» (15 paesi in tutto). Romania e Finlandia, invece, offrono due opzioni (18/19 e 17/19 se si continua il ciclo di studi).Per esempio in Germania, spiega il rapporto, l'obbligo di istruzione è dai 6 ai 16 anni a tempo pieno, e a tempo parziale fino a 19, la scuola primaria dura 4 anni e la scuola secondaria inferiore, a indirizzi diversificati, dura 6 anni. Mentre la secondaria superiore è generalmente triennale ed alcune filiere possono essere frequentate in alternanza scuola lavoro. In Spagna, l'obbligo di istruzione è sempre dai 6 ai 16 anni, ma si esce un anno prima. Dopo la scuola primaria, articolata in 3 bienni, dai 6 ai 12 anni, si va alla secondaria inferiore unitaria di 4 anni e poi alla secondaria superiore, anch’essa unitaria di 2 anni.

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