Maturità, è caos mascherine: sì agli scritti, per gli orali non si sa
Per il ministro dell'Istruzione Bianchi deve decidere il presidente di commissione. Giannelli (Anp) non è d’accordo. Il sottosegretario alla Salute, Costa: «Basterebbe un decreto»
di Redazione Scuola
2' di lettura
Agli scritti con la mascherina, agli orali non si sa: c'è confusione sull'utilizzo dei dispositivi di protezione di naso e bocca per gli esami di terza media e di maturità, ormai imminenti. Se per i dirigenti scolastici la mascherina va indossata alle prove scritte, agli orali, appena il candidato inizia a parlare, può toglierla. Ma per il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi deve decidere il presidente di commissione. Replica l'Associazione presidi per voce del presidente Antonello Giannelli: «A me non sembra possa essere un presidente di commissione che possa decidere se la mascherina si tiene o no agli esami orali: o c'è una ragione sanitaria o non c'è». Un pasticcio, insomma.
«Molti di noi si aspettavano che non ci fosse uso della mascherina agli esami. Ci atteniamo alle regole, ma devono essere chiare, non equivoche. Rimandare la decisione ai presidenti di commissione, significa mettere in difficoltà le scuole», ribadisce Mario Rusconi, presidente di Anp Roma.
Il sottosegretario alla Salute Costa: «Basterebbe un decreto»
«Se per gli scritti indossare una mascherina è una questione di rispetto anche verso chi ha delle fragilità - ragiona Cristina Costarelli presidente Anp Lazio -, agli orali il problema non c'è: le finestre rimangono aperte e il candidato sarà sempre a due metri di distanza dalla commissione. Piuttosto aspettiamo indicazioni scritte sulla questione, visto che i protocolli 'anticovid' utilizzati lo scorso anno sono andati in soffitta dopo la fine dello stato di emergenza». Un attacco a Bianchi arriva pure dall'ex ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina: «Sulle mascherine - sottolinea - c'è un incredibile rimpallo di responsabilità, tra il ministero della Salute e dell'Istruzione». Per Rossano Sasso, sottosegretario della Lega, assistiamo ad un pregiudizio ideologico contro la scuola. E il sottosegretario alla Salute Andrea Costa sottolinea che per eliminare la mascherina agli esami «basta un decreto anche all'inizio della prossima settimana».
Non solo scuola
Intanto tra pochi giorni, il 15 giugno, scade praticamente in ogni contesto l'obbligo di utilizzare le mascherine e viene meno anche l'obbligo di vaccinazione per gli over 50 e per il personale della scuola e delle Forze dell'ordine, mentre per il personale sanitario l'obbligo sarà in vigore fino al 31 dicembre 2022. Ma sempre in tema mascherine si parla già di una possibile proroga per alcuni mezzi pubblici, «un modesto prolungamento» come ha detto oggi il sottosegretario alla Salute Sileri. E lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato di una «valutazione in corso«. Per tutti gli altri luoghi - cinema, teatri, manifestazioni sportive al chiuso - le mascherine verranno tolte e non ci sarà più l'obbligo ma solo una raccomandazione a indossarle. Come del resto è indicato in una circolare del Viminale riguardo ai seggi elettorale per la tornata elettorale di domenica prossima. Circolare impugnata dalla Lega con un ricorso al Tar del Lazio.
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