Maxi-attacco hacker a Yahoo fa saltare il bonus della Mayer
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Quando era stata presa da Google per diventare ceo, presidente e membro del board di Yahoo a 37 anni, Marissa Mayer aveva fatto parlare di sé nelle cronache finanziarie per il sontuoso contratto strappato a Sunnyvale. Stipendio base: un milione di dollari. Bonus annuo: due milioni. E un pacchetto di azioni di 30 milioni di dollari. Una “valangata” di denaro, non accompagnata da prestazioni altrettanto degne di nota. Si sa come è andata a finire. Verizon un paio di settimane fa ha chiuso l’accordo per acquisire gli asset migliori di Yahoo per 4,8 miliardi di dollari. Prezzo scontato di 350 milioni per i danni causati dal maxi attacco hacker a Yahoo con il quale sono state rubate le chiavi di accesso di mezzo miliardo di utenti. Nel report annuale inviato da Yahoo alla Sec si legge che dietro l’attacco c’erano apparati statali. Di Cina o Russia più probabilmente. Si legge anche che «il cda ha deciso di non assegnare all’ad il bonus in denaro per il 2016». Insomma Marissa, in fase discendente, estromessa da tempo dai giochi, non vedrà neanche i 2 milioni di bonus. La ruota che gira. (Ri.Ba.)
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