trasporti

Maxi-offerta da un fondo americano per i treni di Italo. Cda straordinario

di Celestina Dominelli

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2' di lettura

Una maxi-offerta irrompe sulla strada che dovrebbe portare Italo allo sbarco in Borsa. Sul tavolo dei vertici della società di trasporto ferroviario è infatti arrivata una mega-proposta del fondo americano Global Infrastructure Partners (Gip) che gestisce asset per 40 miliardi di dollari e che ha acceso un faro sull’azienda guidata da Flavio Cattaneo. Lo ha confermato in serata la società con un comunicato.

L’offerta del fondo sfiora i due miliardi - 1,9 miliardi di euro più i debiti (450 milioni di euro) - e sarà al centro di un cda straordinario, convocato per martedì, che dovrà decidere il da farsi anche perché la mossa di Gip arriva nel bel mezzo dell’iter per la quotazione. Nelle scorse settimane, come si ricorderà, Italo ha presentato a Borsa e Consob il filing per ottenere il via libera a un’offerta pubblica di vendita sul 35-40% dei titoli (inclusa la possibilità della green shoe).

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L'offerta scade alle 17 del 7 febbraio e prevede anche la conferma per l'amministratore delegato Flavio Cattaneo e il presidente Luca Cordero di Montezemolo negli attuali ruoli. È prevista inoltre la possibilità per gli attuali azionisti di riacquisto di una quota del 25 per cento. L'offerta è condizionata all'ottenimento dell'autorizzazione da parte dell'Autorità della Concorrenza Europea. Gip ha specificato nella lettera di non avere investimenti in Europa nel settore del trasporto ferroviario che possano pregiudicare l'ok dell’Antitrust europeo.

La proposta del fondo statunitense scade tra due giorni e dunque il nodo sarà sciolto a breve. Nei desiderata dei vertici, l’opzione della Borsa resta la strada privilegiata, ma certo la lettera di Gip rischia di sparigliare un po’ le carte.

Il primo azionista di Italo è Intesa San Paolo con il 19.2%, seguono Diego Della Valle con il 17,4%, Generali con il 14,6%, Peninsula Capital con il 12,8%, Luca Cordero di Montezemolo con il 12,4%, Gianni Punzo con l’8%, Isabella Seragnoli con il 5,8%, l’amministratore delegato Flavio Cattaneo e Alberto Bombassei, ciascuno con una quota del 4,9 per cento.

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