Maxi progetto idroelettrico di Webuild in Etiopia
Il premier etiope avvia la prima turbina della grande diga che il gruppo italiano sta realizzando sulle acque del Nilo Azzurro
di M.Mor.
I punti chiave
- I numeri della grande diga
- L’impegno di Webuild nell’idroelettrico
2' di lettura
Il primo ministro etiope, Abiy Ahmed Ali, ha avviato la prima turbina della Grand
Ethiopian Renaissance Dam (Gerd), la maxi diga in calcestruzzo rullato compattato che il gruppo italiano Webuild (ex Salini Impregilo) sta realizzando sulle acque del Nilo Azzurro, nella regione occidentale dell’Etiopia. Una volta ultimato, il manufatto sarà l’impianto idroelettrico più grande d'Africa e supporterà il Paese nel suo percorso di sviluppo economico e di avvicinamento all’obiettivo sostenibile di diventare carbon neutral entro il 2025 grazie a una produzione massiccia di energia da fonti rinnovabili.
I numeri della grande diga
L’impianto avrà una capacità installata complessiva di 5.150 MW e potrà garantire una produzione media stimata di 15.700 Gwh/anno: sono questi i numeri della Diga del Grande Rinascimento etiope, per la cui realizzazione sono state coinvolte mediamente ogni anno circa 10mila persone.
Commissionato dalla Ethiopian Electric Power Corporation, il progetto Gerd ha un valore complessivo di 3,48 miliardi di euro e ha raggiunto un avanzamento progressivo dell’84%. Una volta ultimato, porterà alla nascita di un vero e proprio polo energetico per la regione, che ha oggi un profondo bisogno di energia, permettendo al Paese di generare ed esportare energia pulita e rinnovabile, evitando l’emissione di
tonnellate di CO2 l’anno.
L’impegno di Webuild nell’idroelettrico
Webuild è tra i principali gruppi su scala mondiale nel settore dell’energia idroelettrica. I progetti idroelettrici oggi in corso di realizzazione da parte del gruppo, una volta ultimati, permetteranno di generare oltre 14.400 MW di nuova potenza installata rinnovabile e garantiranno energia pulita e a basso costo per decine di milioni di persone nel mondo. Tra i progetti in corso anche Snowy 2.0 in Australia, impianto idroelettrico che permetterà di servire contemporaneamente 500mila case nei periodi di picco della domanda di energia.
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