Il fascino di dieci isole fuori stagione

10/11Idee e Luoghi

Mazzorbo

“Come un Indiana Jones del vino, nel mese di gennaio di qualche anno fa, in una giornata di luce tersa, me ne andavo tra le isole della Laguna alla ricerca di antichi vitigni”. Studi sulla storia viticola di Venezia ne aveva già fatti Gianluca Bisol, l'imprenditore dell'omonima cantina di Valdobbiadene, scoprendo così un vitigno autoctono dimenticato, il dorona, sparito da tutti i registri. A Mazzorbo, isola di 300 anime collegata con un ponte alla più famosa Burano, Bisol scopre un muro ricostruito nel 1700, una stalla con fondamenta trecentesche, un campanile e una peschiera semi crollata attigua a due ettari di vigna: aveva trovato il suo tesoro. Dal fabbricato fece ricavare un'osteria contemporanea e un ristorante gastronomico, una stella Michelin dal 2012 e dal 2021 una stella verde, sempre Michelin, per l'attenzione alla cucina “ambientale”, a base degli ingredienti della Venezia Nativa, prestata dagli chef Chiara Pavan e Francesco Brutto. La vigna murata fa adesso da sfondo a un Wine Resort di sei camere post-moderne con travi e mattoni a vista, resine per i pavimenti, lenzuola di lino, artigianato veneziano e design italiano mescolato a mobili di fine Ottocento. Il vitigno a bacca bianca della dorona, reimpiantato, dà vita a un vino unico che nasce dove il limo dei fiumi si mescola alla sabbia della laguna. Il 14 dicembre, l'isola si animerà con la proposta di una cena-evento, intitolata Le idee non lasciano fossili, preparata a più mani, con la collaborazione di Masahiro Homma dell'Osteria Giorgione da Masa e Riccardo Cannella del ristorante Oro di Venezia. Parte dei proventi saranno destinati ad Azione Contro la Fame sostenuta da Michelin Italia. Sullo sfondo e, nelle altre sere, resta la laguna. Da osservare, annnusare e talvolta temere.

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