ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLavoro

McDonald’s, per i 32mila lavoratori italiani arriva l’ora del primo integrativo

Dopo la presentazione della piattaforma di Filcams, Fisascat e Uiltucs, i sindacati sono in attesa di una risposta sull’avvio del primo percorso negoziale con la multinazionale per garantire migliori condizioni agli addetti

di Cristina Casadei

(Corbis via Getty Images)

1' di lettura

Per i 32mila lavoratori di McDonald’s Italia è arrivata l’ora del primo contratto integrativo aziendale. Dopo l’invio della piattaforma sindacale di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs parte il percorso che ha l’obiettivo di estendere quanto verrà definito con la multinazionale anche a tutti i lavoratori dei licenziatari.

Pur essendo la più grande azienda al mondo nel settore della ristorazione commerciale, in Italia i lavoratori di McDonald’s sono sprovvisti della contrattazione di secondo livello. Il loro contratto collettivo nazionale di lavoro è quello Fipe, ristorazione e turismo. L’obiettivo dei sindacati è «integrare e migliorare le condizioni di lavoro per i dipendenti, promuovendo una cultura aziendale inclusiva ed equa».

Loading...

Il punto di partenza dei sindacati fa leva sull’approccio della multinazionale che dichiara tra i suoi obiettivi la promozione del benessere dei propri dipendenti e l’attenzione all’inclusione. Quindi, dicono Filcams, Fisascat e Uiltucs, «non può sottrarsi dal negoziare un accordo di secondo livello atto a contribuire e a creare un ambiente di lavoro motivante, garantendo benefici e opportunità aggiuntive per il personale».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti