Mediterraneo come i Caraibi: temperature del mare oltre i 30 gradi
Studio: le temperature superficiali sono attualmente più calde del solito, raggiungendo livelli fino a 5-6 gradi al di sopra della media climatologica di luglio degli ultimi trent’anni
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Il Mediterraneo come i Caraibi, con le temperature del mare oltre i 30 gradi. È questo lo scenario descritto in un’analisi messa a punto dal Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), che racconta come le temperature superficiali nel bacino del Mediterraneo siano attualmente più calde del solito, raggiungendo livelli fino a 5-6 gradi al di sopra della media climatologica di luglio degli ultimi trent’anni.
Si tratta - viene spiegato - di «un’ondata di calore marino (marine heatwave, Mhw)» che è stata «osservata a luglio ed è ora in espansione verso est attraverso il mar Mediterraneo». Il fenomeno ha interessato «il Golfo di Taranto e ci si aspetta che si intensifichi nelle prossime settimane».
Le ondate di calore marino - viene rilevato - si verificano quando «le temperature dell’oceano superano una soglia estrema a variabilità stagionale per più di cinque giorni di seguito. Dall’11 luglio 2023, un’ondata di calore ha colpito il Golfo di Taranto, dove la temperatura dell’acqua superficiale ha raggiunto un picco di 30 gradi». Ora si prevede che le temperature arriveranno «a raggiungere i 32 gradi in alcune aree» comprese «tra il Sud Italia e il Nord Africa».
Lo scorso anno - si fa presente - «un’ondata di calore marino di proporzioni record nel mar Mediterraneo aveva colpito il mar Ligure per tre settimane», e «successivamente il Golfo di Taranto con maggiore intensità, raggiungendo quasi 5 gradi sopra la media».
Dalle simulazioni viene fuori che «attualmente ci troviamo in una condizione in cui la temperatura media della superficie del mare nel Mediterraneo è di circa 28 gradi e si prevede che continuerà a salire nei prossimi giorni, raggiungendo oltre i 30 gradi. Dall’inizio di luglio abbiamo osservato un trend positivo nell’aumento della temperatura superficiale del mare, normale per le condizioni estive a metà luglio questo aumento della temperatura si è rivelato un’anomalia perché la temperatura superficiale del mare ha superato la soglia climatologica del mese, calcolata negli ultimi 30 anni, per più di cinque giorni consecutivi».
«L’anno scorso, abbiamo registrato un fenomeno di ondata di calore marino che abbiamo considerato record, perché ha interessato una vasta area del Mediterraneo con un’intensità persistente - rileva Ronan McAdam della divisione ocean modeling and data assimilation del Cmcc - ma quest’anno sembra che l’ondata di calore marino sia concentrata nell’Atlantico settentrionale e si sta manifestando principalmente nel Mediterraneo occidentale. Penso che ciò che ha portato il calore verso l’Atlantico settentrionale e più a ovest nel Mediterraneo siano stati gli anticicloni che si spostano dall’Africa».
Secondo le previsioni - aggiunge McAdam - «nella prossima settimana le onde di calore marine nel mar Ligure si attenueranno. D’altra parte, ci aspettiamo che le ondate di calore nel Golfo di Taranto continuino, probabilmente perché si sta spostando verso il centro del Mediterraneo. Tuttavia, una volta finita l’estate, potremo finalmente vedere quali aree sono state colpite maggiormente rispetto al passato». Il mar Mediterraneo è «un punto focale per lo studio delle Mhw perché il numero di eventi, la loro durata e la loro intensità stanno aumentando, e si prevede che il bacino sarà un vero hotspot per il cambiamento climatico e il riscaldamento globale. Ci aspettiamo di vedere una continuazione di tali eventi e ci aspettiamo di parlarne ogni anno».
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