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Meloni e il voto delle comunali: il centrodestra conferma la sua forza, avanti sulle riforme

La premier (impegnata al consiglio d'Europa a Reykjavik): dati sulla crescita confermano concretezza della politica economica

di Barbara Fiammeri

Meloni a Zelensky: pieno sostegno per tutto il tempo necessario

2' di lettura

Il risultato elettorale e i dati confortanti sulla crescita sono due risultati più che soddisfacenti. Giorgia Meloni - prima di lasciare Roma per approdare al Consiglio d'Europa e poi dirigersi a Hiroshima per il G7 - lo rivendica. «Siamo concentrati sui nostri obiettivi, i dati sulla crescita confermano la concretezza della politica economica, la fiducia di famiglie e imprese cresce, l’Italia è protagonista sulla scena internazionale» sottolinea la premier secondo cui «il risultato del voto amministrativo è un’ulteriore spinta all’azione del governo, il consenso degli elettori ci sprona ad accelerare sulla realizzazione del programma di riforme economiche, sociali e istituzionali» aggiunge augurando a tutti i sindaci eletti “buon lavoro” prima di decollare da Ciampino: «Il centrodestra conferma la sua forza di coalizione di governo, il valore della stabilità e della chiarezza di fronte agli italiani» il suo commento.

A Reykjavík per parlare di Ucraina

A Reykjavík Meloni arriverà questo pomeriggio per partecipare ai lavori del consiglio d'Europa. Al centro del summit ci sarà l’Ucraina e gli effetti provocati dall'invasione russa attraverso l'istituzione di un vero e proprio registro dei danni subiti da Kiev ai fini della ricostruzione e dell’attribuzione delle responsabilità economiche del disastro provocato dalla guerra voluta da Vladimir Putin. Il titolo del vertice è esplicativo: “Uniti attorno ai nostri valori”.

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Un vertice con 46 capi di Stato

Assieme alla premier italiana ci saranno 46 tra capi di Stato e di governo tra cui i principali leader europei: dal britannico Rishi Sunak al presidente francese Emmanuel Macron, dal cancelliere tedesco Olaf Scholz alla presidente della commissione europea Ursula von der Leyen allo stesso Volodymyr Zelensky che sabato scorso era Roma, prima tappa del suo tour europeo.

Quarto incontro dal 1949

Quello che si terrà tra oggi e domani è il quarto vertice della storia del consiglio d'Europa che a differenza del consiglio europeo non fa parte della Ue ma è un’organizzazione internazionale autonoma fondata nel 1949 con l'obiettivo di promuovere la democrazia, proteggere i diritti umani e lo Stato di diritto, di cui fino ha un anno fa faceva parte anche la Russia e da cui Mosca è stata espulsa dopo l'invasione in Ucraina.

Un tribunale speciale internazionale sull’aggressione

In agenda, oltre alla presentazione del registro internazionale dei danni (su cui è attesa l'adesione anche di Stati Uniti e Giappone), anche il sostegno all’istituzione di un tribunale speciale internazionale sull’aggressione. I leader europei raffermeranno il loro impegno comune ai valori fondamentali del consiglio il cui scopo è proprio promuovere la democrazia, i diritti umani, l'identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali.

L’intervento di Meloni

Meloni arriverà all'Harpa concert Hall di Reykjavík nel pomeriggio attorno alle 17 (ore 19 in Italia), poco prima dell'inizio dei lavori. Ci saranno cinque tavole rotonde in contemporanea. La premier italiana interverrà a quella dedicata al contrasto alle sfide derivanti dai nuovi diritti umani emergenti. L’indomani Meloni volerà direttamente in Giappone per partecipare al G7 di Hiroshima. In uno di questi due appuntamenti internazionali si troverebbe tenere anche il vertice con il presidente francese Macron annunciato nei giorni scorsi dall’Eliseo.

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