ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl vertice di Hiroshima

G7, Meloni vede Zelensky e Macron. Rientro anticipato per la premier. Solidarietà da Biden

Nei bilaterali che ha avuto la premier ha ribadito l’importanza di cambiare paradigma nei rapporti con il Sud del mondo, a partire dall’Africa. Botta e risposta con il primo ministro canadese Trudeau sui diritti Lgbt

G7, l'arrivo di Meloni in Giappone

9' di lettura

È entrato nel vivo il G7 di Hiroshima, con l’arrivo del presidente ucraino Wolodymyr Zelensky e i primi impegni di portata mondiale, cui si sono affiancati i bilaterali tra i leader, tra cui quello della premier italiana Giorgia Meloni con il presidente francese Emmanuel Macron. Meloni ha avuto anche un faccia a faccia con il presidente ucraino, che ha detto: «Dobbiamo migliorare le nostre capacità di difesa aerea, compresa la formazione dei nostri piloti». Fra i numerosi faccia a faccia in occasione del summit del G7 a Hiroshima,Meloni ha incontrato anche il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-Yeol e il primo ministro del Vietnam Phạm Minh Chính

L’abbraccio tra la premier Giorgia Meloni e il presidente ucraino Wolodymyr Zelensky, a Hiroshima

Biden: condoglianze per le vittime italiane

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha espresso le sue condoglianze al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per le vittime dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. Secondo fonti italiane, Biden, a margine dei lavori del G7, si è avvicinato a Meloni, le ha stretto la mano e abbracciandola le ha manifestato parole di sostegno, solidarietà e conforto

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Il tavolo del G7 a Hiroshima, Giappone

Cooperazione sul clima

«Noi, leader del G7, stiamo agendo e rafforzando la cooperazione per affrontare la crisi climatica e accelerare la transizione globale verso l’energia pulita per raggiungere emissioni nette pari a zero al più tardi entro il 2050». È quanto si legge nel documento del G7 sul piano d’azione per l’economia pulita. «Riaffermiamo - si legge - il nostro fermo impegno per l’accordo di Parigi. Riconosciamo che gli investimenti pubblici e privati nelle industrie del futuro sia a livello nazionale che nel mondo saranno necessarie per raggiungere questi obiettivi e che è necessaria un’ulteriore cooperazione per colmare la carenza di investimenti per la transizione energetica pulita, per ridurre il costo della transizione energetica in tutto il mondo».

Monito alla Cina su militarizzazione del Pacifico

I leader del G7 hanno messo in guardia la Cina sulle sue “attività di militarizzazione” nella regione dell’Asia-Pacifico, mantenendo allo stesso tempo ferma la volontà di avere con Pechino «relazioni costruttive e stabili». In un comunicato finale diffuso a summit ancora in corso a Hiroshima, i leader dei Sette Grandi hanno anche esortato Pechino «a fare pressione sulla Russia affinché fermi la sua aggressione militare e ritiri immediatamente, completamente e incondizionatamente le sue truppe dall’Ucraina».

Necessario cooperare con la Cina

«È necessario cooperare con la Cina, dato il suo ruolo nella comunità internazionale e le dimensioni della sua economia, sulle sfide globali e sui settori di interesse comune. I nostri approcci politici non sono progettati per danneggiare la Cina né cerchiamo di ostacolare il progresso economico e lo sviluppo della Cina. Una Cina in crescita che rispetti le regole internazionali sarebbe di interesse globale». È quanto si legge in un comunicato diffuso dai leader del G7 in corso a Hiroshima.

Ridurremo la dipendenza dalla Cina

«Non stiamo disaccoppiando o ripiegando verso l’interno - premettono i “Grandi” -. Allo stesso tempo, riconosciamo che la resilienza economica richiede la riduzione del rischio e la diversificazione. Faremo passi, individualmente e collettivamente, per investire nella nostra vitalità economica. Ridurremo le dipendenze eccessive nelle nostre catene di approvvigionamento critiche».

Parità di condizioni con la Cina

«Al fine di consentire relazioni economiche sostenibili con la Cina e rafforzare il sistema commerciale internazionale, spingeremo per una parità di condizioni per i nostri lavoratori e le nostre aziende – aggiungono quindi i leader del G7 –. Cercheremo di affrontare le sfide poste dalle politiche e dalle pratiche non di mercato della Cina, che distorcono l’economia globale. Contrastare pratiche maligne, come il trasferimento di tecnologia illegittimo o la divulgazione dei dati. Promuoveremo la resilienza alla coercizione economica. Riconosciamo anche la necessità di proteggere alcune tecnologie avanzate che potrebbero essere utilizzate per minacciare la nostra sicurezza nazionale senza limitare indebitamente il commercio e gli investimenti», concludono.

La Corea del Nord fermi il lancio di missili

I leader del G7 hanno espresso una «forte condanna del numero senza precedenti di missili balistici illegali lanciati dalla Corea del Nord, ognuno dei quali viola le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite». Nel comunicato finale il G7 «chiede che la Corea del Nord eviti altre azioni destabilizzanti o escalation, compresi altri test nucleari o lanci di missili balistici che mettono a rischio la stabilità regionale e rappresentano una grave minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali».

G7: uso responsabile dell’intelligenza artificiale

Il mondo deve valutare con urgenza l’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) generativa: lo hanno dichiarato i leader del G7, annunciando che quest’anno avvieranno discussioni sull’uso «responsabile« di questa tecnologia.

Papa: G7 Hiroshima getti basi pace e sicurezza stabili

«Hiroshima, come “simbolo della memoria”, proclama con forza l’inadeguatezza delle armi nucleari per rispondere in modo efficace alle grandi minacce odierne alla pace e per garantire la sicurezza nazionale e internazionale». Lo afferma papa Francesco nella lettera inviata al vescovo di Hiroshima, mons. Alexis Mitsuru Shirahama, in occasione del vertice del G7, in corso nella città giapponese. «Il vertice del G7 a Hiroshima dia prova di una visione lungimirante nel gettare le fondamenta per una pace duratura e per una sicurezza stabile e sostenibile a lungo termine», è l’auspicio del Pontefice.

G7 a Hiroshima

Meloni rientra in anticipato in Italia

La premier Giorgia Meloni lascerà in anticipo il summit di Hiroshima e rientrare domani mattina in Italia, per seguire da vicino l’emergenza maltempo che ha colpito soprattutto le regioni dell’Emilia Romagna. «Desidero ringraziare i leader del G7 e i partner di più nazioni – ha scritto su Twitter Meloni – che in queste ore stanno esprimendo parole di solidarietà all’Italia e alle popolazioni colpite dall’alluvione. La vostra vicinanza è un segno tangibile della nostra coesione nei difficili momenti. Grazie»

L’arrivo di Zelensky

Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, partito dall’aeroporto di Gedda dove ha partecipato al vertice della Lega Araba, è atterrato a Hiroshima con un aereo della presidenza francese per partecipare di persona domani a due sessioni della giornata conclusiva del G7, la prima dedicata all’Ucraina e la seconda a pace e stabilità. Zelensky avrà un incontro bilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron: «La pace diventerà più vicina oggi», ha detto il presidente ucraino

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky all’arrivo all’aeroporto di Hiroshima con un aereo della presidenza francese

Meloni: su Tunisia meno rigidità

«La Tunisia è in una situazione difficilissima, una fragilità politica evidente e un rischio di default finanziario dietro l’angolo. Abbiamo una trattativa fra il Fondo Monetario Internazionale e la Tunisia di fatto bloccata. C’è una certa rigidità dell’Fmi di fronte al fatto che non si sono ottenute dal presidente Saied tutte le garanzie che sarebbero necessarie». Lo ha detto, secondo quanto si apprende da fonti italiane, la premier Giorgia Meloni al G7 di Hiroshima. «Credo che l’approccio debba essere pragmatico, perché altrimenti noi rischiamo di peggiorare situazioni che sono già compromesse», ha aggiunto.

Bilaterale Meloni Macron

È durato circa 45 minuti l’incontro tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron, a margine dei lavori del G7 in Giappone. Il faccia faccia arriva dopo la solidarietà espressa da Macron all’Italia colpita dall’alluvione con un tweet in italiano e in francese nel quale ha assicurato che la Francia è pronta a dare «ogni aiuto utile». L’ultimo incontro a due risale a circa un mese fa a Bruxelles, a margine del Consiglio Ue.

Meloni si è intrattenuta anche per qualche minuto a parlare con il presidente degli Usa, Joe Biden, e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Lo scambio di battute è avvenuto durante la visita al santuario di Itsukushima sull’isola di Miyajima, al largo di Hiroshima.

La premier Giorgia Meloni con il presidente degli Usa Joe Biden (a sinistra il primo ministro canadese Justin Trudeau)

Maltempo, Macron: siamo con l’Italia, pronti a fornire aiuto

La premier ha mostrato ai leader del G7 le immagini del disastro provocato dall’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. «L’Italia è stata colpita da inondazioni e danni considerevoli. Quartieri interi sono stati travolti. Pensiamo alle vittime e alle famiglie che hanno perso tutto. La Francia è solidale. L’ho detto alla prima ministra Meloni, siamo pronti a fornire ogni aiuto utile», ha scritto il presidente francese, Emmanuel Macron, in un tweet pubblicato a margine del vertice internazionale.

Giorgia Meloni con Emmanuel Macron

Nodo via della Seta

A Hiroshima Meloni è giunta per prima. E si è preparata al debutto tra i 7 grandi con un bilaterale con il padrone di casa, Fumio Kishida, da cui riceverà il testimone della guida del G7. È un rapporto sempre più stretto quello che Meloni punta ad avere con il Paese del Sol Levante, mentre si prepara alla possibilità di abbandonare entro la fine dell’anno la nuova Via della Seta. «C’è un’attenta riflessione ma non c’è ancora una decisione», ha spiegato a nome del governo in Parlamento nelle stesse ore il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli, ricordando che «non possono esservi dubbi sull’appartenenza strategica e valoriale dell’Italia all’Occidente».

Meloni al premier giapponese "Lavorare insieme per la sicurezza"

Dal nuovo caccia Tempest ai semiconduttori: i dossier in comune

Meloni e Kishida si conoscono e si sono incontrati già ai summit internazionali, e da ultimo a Roma, a gennaio, quando le relazioni bilaterali hanno fatto “il salto di qualità” del partenariato strategico. Ora si continua a spingere, dal nuovo caccia Tempest (che l’Italia sta sviluppando insieme a Giappone e Gran Bretagna) ai semiconduttori, su cui l’Italia, ha garantito la premier, è pronta a collaborare. Reduce dal vertice del Consiglio d’Europa a Reykjavik, questo viaggio terrà la premier lontana dall’Italia fino a lunedì 22 maggio: al ritorno si fermerà per qualche ora ad Astana, con un incontro in agenda anche con il presidente del Kazakistan.

Il confronto con Sunak

A margine dei lavori, il presidente del Consiglio ha incontrato il primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak. I due capi di governo hanno discusso dei principali temi dell’agenda internazionale, partendo dal pieno allineamento, anche in ambito Nato e G7, e all’impegno comune rispetto all’aggressione russa all’Ucraina. Meloni e Sunak hanno poi enfatizzato la crescente interdipendenza fra macro-aree geografiche e l’importanza della coesione fra G7, alleati e democrazie, a tutela dell’ordine internazionale basato sulle regole, indispensabile alla sicurezza economica, anche per i Paesi del Sud globale. La premier in sintonia con Sunak - che ha espresso apprezzamento e condiviso la linea - ha posto, inoltre, l’accento sull’importanza di attuare una politica di collaborazione costruttiva con i Paesi del Sud globale, con particolare riferimento all’Africa, con un approccio di partenariato e non-predatorio. Ciò anche per poter affrontare in maniera coesa le sfide comuni del futuro, dai cambiamenti climatici al radicalismo.

Meloni vede Scholz, cancelliere a Roma l’8 giugno

A margine dei lavori Meloni ha avuto un colloquio anche Olaf Scholz. Al termine dell’incontro è emerso che il cancelliere tedesco sarà a Roma l’8 giugno. Scholz ricambierà così la visita fatta a Berlino da Meloni il 3 febbraio scorso. Al centro dei colloquio, la crescita delle sinergie fra i sistemi industriali di Italia e Germania, i più grandi d’Europa. I due hanno parlato anche del dossier Ita-Lufthansa.

Botta e risposta tra Trudeau e Meloni sui diritti Lgbt

Uno «scambio di opinioni» sui diritti Lgbt: è avvenuto, come riporta il comunicato sul sito della presidenza canadese, tra il primo ministro Justin Trudeau e la premier Giorgia Meloni, nel corso del bilaterale che si è tenuto a Hiroshima prima dell’avvio dei lavori del G7. Secondo i media canadesi presenti alla prima parte del bilaterale, Trudeau si è detto «preoccupato da alcune» delle posizioni «che l’Italia sta assumendo in merito ai diritti Lgbt». La premier, si legge nella nota canadese, «ha risposto che il suo governo sta seguendo le decisioni dei tribunali e non si sta discostando dalle precedenti amministrazioni».

L’incontro tra il primo ministro del Canada Justin Trudeau e la premier Giorgia Meloni in occasione del G7 di Hiroshima, Meloni è visibilmente alterata dalle parole del politico canadese sui diritti LGBTQ (foto Ipp)

G7: leader, «uniti nelle sanzioni a Russia, stretta sui diamanti»

«Rimaniamo uniti nell’imporre sanzioni coordinate e altre azioni economiche per continuare a minare la capacità della Russia di intraprendere la sua aggressione illegale» sull’Ucraina. Così i leader del G7 nella dichiarazione congiunta in corso a Hiroshima, dichiarazione frutto della seconda sessione di lavoro sulla guerra in Ucraina, mentre è ancora fresca la notizia dell’arrivo del presidente Volodymyr Zelensky a Hiroshima. Nelle dichiarazioni finali, c’è spazio anche per una stretta sull’export di diamanti. «Al fine di ridurre le entrate che la Russia derivanti dall’esportazione di diamanti - si legge infatti nel documento - continueremo a lavorare a stretto contatto per limitare il commercio e l’uso di diamanti estratti, lavorati o prodotti in Russia”, con “l’obiettivo di garantire l’efficacia nell’attuazione di future misure restrittive coordinate, anche attraverso tecnologie di tracciamento» delle pietre.

«Minacce Mosca inammissibili, guerra nucleare non può essere vinta»

«La retorica nucleare irresponsabile della Russia, l’indebolimento dei regimi di controllo degli armamenti e l’intenzione dichiarata di dispiegare armi nucleari in Bielorussia sono pericolose e inaccettabili». Lo sottolineano i leader del G7, nella dichiarazione sul nucleare al vertice a Hiroshima. «Ricordiamo - si legge ancora - la dichiarazione a Bali di tutti i leader del G20, compresa la Russia. In questo contesto, ribadiamo la nostra posizione secondo cui le minacce da parte della Russia dell’uso di armi nucleari, per non parlare di qualsiasi ricorso alle armi nucleari da parte di Mosca nel contesto della sua aggressione contro l’Ucraina sono inammissibili».

Nel corso della cena di lavoro del G7 la presidente del Consiglio Giorgia Meloni mostra ai leader le immagini dell'alluvione che nelle ultime ore ha colpito l'Italia, e in particolare l'Emilia Romagna, Hiroshima, 19 maggio 2023 (Ansa)

«Nuove sanzioni per fiaccare macchina da guerra russa»

Il G7 ha concordato nuove sanzioni per «fiaccare la macchina da guerra della Russia». Lo si legge in una dichiarazione dei leader dei Sette Grandi, riuniti a Hiroshima, e dedicata all’Ucraina. Al fine di ridurre le entrate della Russia, è finito nel mirino l’export di diamanti: a tale scopo, «continueremo a lavorare a stretto contatto per limitare il commercio e l’uso di diamanti estratti, lavorati o prodotti in Russia, impegnandoci con partner chiave al fine di garantire l’efficacia dell’attuazione di misure restrittive coordinate, anche attraverso tecnologie di tracciamento».

I grandi del mondo a Hiroshima

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Cina convitato di pietra

In un vertice che guarda al Pacifico, dove la Cina è il convitato di pietra, Meloni sottolineerà, tra l’altro, l’importanza come “mare di mezzo” tra i due Oceani di quel Mediterraneo che sarà al centro del summit del 2024 a guida italiana. E ribadirà l’importanza di cambiare paradigma nei rapporti con il Sud del mondo, a partire dall’Africa, con l’obiettivo, come spiegano fonti italiane, di «crescere insieme, non a discapito» dei Paesi in via di sviluppo.

Al centro del G7 il sostegno all’Ucraina

Un tema su cui si focalizzerà pure il vertice di Hiroshima, insieme al sostegno all’Ucraina (anche attraverso nuove sanzioni alla Russia). I rapporti con Pechino, sottolineano fonti italiane, saranno sì al centro del summit ma proprio per gli equilibri nell’Indopacifico. Non sfugge che la decisione italiana sulla Belt and Road Iniziative è di grande interesse per gli alleati, dato che l’Italia è l’unica tra i big ad avere sottoscritto (non senza tensioni a suo tempo, nel 2019) il Memorandum con la Cina. La questione è importante ma non c’è, assicurano le stesse fonti, un pressing quotidiano degli alleati. Anche perché non c’è un’urgenza immediata (per uscirne o meno c’è tempo fino al 22 dicembre, ha ricordato sempre Silli) e si tratta di un dossier sul quale eventuali decisioni saranno prese cercando un equilibrio anche con Pechino. Ogni scelta, ha assicurato il sottosegretario alla Farnesina, sarà fatta «tenendo a mente la più ampia riflessione sui rapporti da tenere con la Cina in corso con i partner Nato, G7 e Ue».

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