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Stato di emergenza esteso ai Comuni di Marche e Toscana. Meloni e Von der Leyen nelle aree alluvionate

«Fatta la stima complessiva dei danni faremo richiesta di attivazione del fondo solidarietà Ue», annuncia la presidente del Consiglio

Alluvione Emilia-Romagna, Meloni a Bologna con von der Leyen: Grazie per aver mostrato solidarietà

3' di lettura

«Il sostegno dell’Unione può essere in questa fase molto importante: noi nelle prossime settimane, fatta la stima complessiva dei danni dell’alluvione faremo la richiesta dell’attivazione del fondo di soldiarietà, cui purtroppo l’Italia ha già dovuto accedere altre volte». Così la premier Giorgia Meloni, a Bologna, dopo aver sorvolato le aree alluvionate con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Nel Consiglio dei ministri tenutosi in seguito, rientrata la premier a Roma, è stato esteso lo stato di emergenza ad alcuni Comuni di Marche e Toscana colpiti dall’alluvione.

8 milioni ai Comuni alluvionati

Nelle Marche, sono coinvolti i comuni di Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Pesaro, Sassocorvaro e Urbino la provincia di Pesaro e Urbino. Per i primi interventi di soccorso alla popolazione, sono stati stanziati 4 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali. La stessa cifra, con la stessa finalità, è stata stanziata per i comuni toscani di Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Serio e di Londa della città metropolitana di Firenze.

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«Servirà occhio di riguardo sui fondi»

«Credo che sia stato importante che von der Leyen vedesse coi suoi occhi l’estensione del problema e i problemi multiformi perché avremo bisogno di un occhio di riguardo su questa Regione, sugli altri fondi, dai fondi di coesione in poi, penso al tema agricolo», aggiunge la premier. La solidarietà internazionale «è anche già stata dimostrata dal fatto che è stato attivato il meccanismo europeo di protezione civile. Hanno già offerto la loro disponibilità 9 Stati membri: ci sono già segnali molto concreti di solidarietà dal punto di vista europeo».

«Prima trovare i soldi e poi il commissario»

Quanto all’individuazione di un commissario Meloni si dice «colpita che sia questo il tema che vi sta a cuore mentre ci sono ancora i funerali delle persone. Il mio principale problema è non chi spende i soldi ma trovarli». Sul piano dell’emergenza «penso che il governo abbia dato un segnale di impegno molto significativo. Non so quante altre volte è accaduto che in 48-72 ore si siano trovati 2 miliardi e 200 milioni di euro per affrontare un’emergenza. In quei 2 miliardi e 200 milioni c’è anche uno stanziamento di 200 milioni per il Fondo emergenze che è dedicato all’Emilia Romagna e riteniamo debba servire proprio per affrontare le situazioni più complesse».

«Servono risorse significative per tornare alla normalità»

Con il primo decreto, «ci siamo soprattutto concentrati, oltre che sull’emergenza, sulla messa in sicurezza del territorio produttivo, della continuità didattica, del settore turistico, dell’agricoltura. Insomma, abbiamo dato un primo segnale importante», spiega ancora Meloni. «Chiaramente non riteniamo che sia sufficiente per risolvere il problema. C’è una seconda fase, in cui bisogna prima dare una definizione precisa dello stato delle cose e quindi anche dei danni, sempre con l’ausilio di tutti. E il rapporto con la Commissione sarà molto importante. Servirà tirare fuori altre significative risorse per tornare alla normalità e faremo la nostra parte, come dimostrato dall’inizio».

«Ringrazio Bonaccini, stiamo lavorando bene

«Mi scuso di non poterla accompagnare in questa seconda fase della sua visita» nelle zone colpite dopo il sopralluogo dall’alto, «verrà accompagnata da Fitto, c’è Bonaccini e lo ringrazio per la sua presenza e l’attenzione, stiamo lavorando bene». Così Giorgia Meloni parlando nella conferenza stampa a Bologna con la presidente della commissione Europea Ursula Von der Leyen.

Von der Leyen: 3 mesi per la stima dei danni e dei fondi Ue

«È urgente far partire» il fondo di solidarietà ma, dice la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, «ci sono regole molto importanti da rispettare: ci sarà un primo pagamento poi stima dei danni per avere un’idea più chiara del contributo da parte della Ue, questo succederà nei prossimi tre mesi, poi vedremo cosa possibile fare». «La fonte principale» dei finanziamenti Ue «sarà il fondo di solidarietà. Saremo in grado di darvi un’idea più chiara in futuro» dell’entità delle risorse che saranno messe a disposizione.

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Il 42% della superficie regionale agricola colpita

Il 42% della superficie agricola utilizzata (Sau) è stato colpito dagli eventi alluvionali. Una prima ricognizione della situazione presenta un quadro fortemente preoccupante per quanto riguarda il tessuto socio-economico legato all’agricoltura e all’agroalimentare dell’Emilia Romagna. Le aziende agricole presenti sul territorio coinvolto sono quasi 21.000, il 49% dell’intera Regione, oltre il 29% è presente nei comuni con allagamenti e il 19% in quelli con frane. Gli addetti in agricoltura, caccia e pesca che operano in comuni colpiti da almeno un evento sono oltre 41.000 e rappresentano il 55% degli addetti del settore nell'intera regione. Sono prevalentemente occupati in coltivazioni agricole e produzioni animali, attivi in zone interessate da allagamenti.


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