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Tunisia, Meloni e la Ue incassano prima intesa ma Saied alza posta

Firmata dichiarazione congiunta tra l’Ue e la Tunisia a Cartagine dove si è svolto l’incontro tra la premier Giorgia Meloni, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il premier olandese Mark Rutte e il presidente tunisino Kais Saied

di Andrea Gagliardi

Migranti, Meloni: "Puntiamo a memorandum prima di Consiglio europeo"

5' di lettura

«Riteniamo che vi sia un enorme potenziale per generare benefici tangibili per l’Ue e la Tunisia. Il partenariato globale coprirebbe le seguenti aree: rafforzamento dei legami economici e commerciali; un partenariato energetico sostenibile e competitivo; migrazione. L’Ue e la Tunisia condividono priorità strategiche e in tutti questi settori trarremo vantaggio da una collaborazione più stretta».

È quanto prevede la dichiarazione congiunta tra l’Ue e la Tunisia firmata a Cartagine dove si è svolto l’incontro tra la premier Giorgia Meloni, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il premier olandese Mark Rutte e il presidente tunisino Kais Saied.

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Ue-Tunisia, lotta a flussi irregolari e lavoro su rimpatri

Non solo. Nella dichiarazione congiunta tra Ue e Tunisia si legge anche che «nell’ambito del nostro lavoro congiunto sulla migrazione, la lotta contro la migrazione irregolare da e verso la Tunisia e la prevenzione delle perdite di vite umane in mare, è una priorità comune che comprende la lotta ai contrabbandieri e ai trafficanti di esseri umani, il rafforzamento della gestione delle frontiere, la registrazione e il rimpatrio nel pieno rispetto dei diritti umani».

Von der Leyen; l’Ue investirà nella stabilità tunisina

«Con la Tunisia ci unisce molto di più della posizione geografica, ci unisce la storia. E’ nel nostro comune interesse rafforzare le relazione e investire nella stabilità e nella prosperità del Paese» ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nella dichiarazione congiunta con la premier Giorgia Meloni e il primo ministro olandese Mark Rutte a Tunisi, dopo l’incontro al palazzo presidenziale di Cartagine con il presidente tunisino Kais Saied.

Von der Leyen: pronti 900 milioni per assistenza a Tunisia

«Sosterremo la Tunisia dal punto di vista economico. L’Ue sta considerando un piano di assistenza macro-finanziaria non appena sarà trovato un accordo» con l’Fmi, «che è necessario. Siamo pronti a mobilitare oltre 900 milioni di euro» ha aggiunto la presidente della Commissione Ue. E ha spiegato: «Come passo immediato, potremmo fornire subito un ulteriore sostegno al bilancio fino a 150 milioni di euro». Non solo: «L’Ue e la Tunisia hanno un ampio interesse nel bloccare la cinica attività dei trafficanti di migranti. Noi sosterremo la Tunisia con cento milioni di euro» per la sorveglianza delle frontiere marittime e le attività Sar.

Meloni: in Italia conferenza su migrazione e sviluppo

«Siamo pronti a organizzare una conferenza internazionale su migrazione e sviluppo della quale abbiamo parlato con il presidente Saied. Questa sarò un’ulteriore tappa di questo percorso», ha affermato dal canto suo la premier Giorgia Meloni nella dichiarazione congiunta a Tunisi con Ursula von der Leyen e Mark Rutte. E ha aggiunto che l’obiettivo è «arrivare al Consiglio europeo di fine giugno con un memorandum d’intesa già firmato tra Ue e Tunisia»

Rutte: cooperazione con Tunisia rispettando diritti umani

«Concordo con la presidente von der Leyen» che il rafforzamento del partenariato con la Tunisia «deve essere fatto in pieno accordo con i diritti umani» ha chiosato dal canto suo il premier olandese Mark Rutte.

Per Meloni nuovo viaggio a Tunisi dopo 5 giorni

La missione odierna - concordata a margine del summit della Comunità Politica europea, la settimana scorsa - per Meloni rappresenta un netto passo avanti. Roma è stata la prima a portare il dossier tunisino ai tavoli di Bruxelles, spiegando che una crisi economica e politica del Paese avrebbe conseguenze gravissima sulla migrazione. La missione europea dimostra che è stata ascoltata. Meloni torna a Tunisi a soli cinque giorni dal suo primo incontro con Saied. Assieme a von der Leyen e Rutte ha delineato al presidente Saied un pacchetto di sostegni che vanno dagli investimenti in loco delle imprese europee alla lotta al traffico illegale di migranti, fino alla cooperazione energetica

Von der Leyen: lavoriamo a memorandum su rinnovabili con Tunisi

L’Ue «lavora a un memorandum d’intesa sulle energie rinnovabili con la Tunisia e il prossimo autunno organizzerà un forum per spingere gli investimenti con capitali privati nel Paese» ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. «La Tunisia ha un enorme potenziale nelle rinnovabili.

L’accordo di cooperazione energetica

Quello energetico è un settore win-to-win per Ue e Tunisia, e sarà l’area principale per gli investimenti», ha spiegato von der Leyen definendo “una pietra miliare” il progetto per l’interconnettore elettrico tra Italia e Tunisia, la cui posa verrà curata dall’italiana Terna.

La questione del prestitio Fmi

Poi c’è la questione degli aiuti dell’Fmi, più che mai in salita. Ma se fino a un paio di mesi fa l’Ue spiegava che avrebbe mosso il suo sostegno solo dopo un’intesa tra Tunisi e il Fondo, ora la strategia potrebbe cambiare e vedere Bruxelles agire in autonomia. L’Italia si sta muovendo su più fronti. Da domenica il ministro degli Esteri Antonio Tajani è in missione negli Usa e il dossier tunisino sarà tra i temi prioritari. Il titolare della Farnesina avrà un bilaterale con la direttrice generale dell’Fmi Kristalina Georgieva, alla quale ribadirà l’urgenza di un’intesa con Tunisi.

Meloni: lavoro fatto oggi propedeutico all’intesa Tunisi-Fmi»

Il lavoro fatto da Italia e Ue che ha portato alla dichiarazione congiunta di Cartagine «è anche propedeutico nel riuscire a fare passi avanti nell’importante accordo tra la Tunisia e l’Fmi. Questa di oggi è un’immagine che rende molto bene l’idea di quanto siamo impegnati a dare una risposta ai nostri vicini» ha aggiunto Meloni nella dichiarazione congiunta a Tunisi con Ursula von der Leyen e Mark Rutte.

“Sono trascorsi appena 10 giorni dall’incontro a tre di Chisinau, quando Meloni, von der Leyen e Rutte hanno discusso della possibilità di una visita per l’11 giugno a Tunisi. Il traguardo è stato raggiunto in tempi ristrettissimi: il 1 giugno, l’incontro a Chisinau, il 2 la telefonata di Meloni a Saied, il 6 la visita di Meloni”. Lo sottolineano fonti diplomatiche dopo la missione delll’Ue Tunisi. “Molto rilevante è la dichiarazione congiunta che contiene impegni importanti perché delineano un’azione sia dell’Unione Europea che della Tunisia. È un altro segnale positivo del ruolo che viene riconosciuto all’Italia”, aggiungono.

Saied, inaccettabili centri migranti in Tunisia

Il presidente tunisino Kais Saied, nel suo incontro con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen e del primo ministro olandese Mark Rutte “ha fatto notare che la soluzione che alcuni sostengono segretamente di ospitare in Tunisia migranti in cambio di somme di denaro è disumana e inaccettabile, così come le soluzioni di sicurezza si sono dimostrate inadeguate, anzi hanno aumentato le sofferenze delle vittime della povertà e delle guerre”. Lo si legge in un comunicato della presidenza tunisina, pubblicato al termine dell’incontro.

«Fmi riveda le sue ricette e troveremo una soluzione»

Bisogna «lavorare insieme per capovolgere la clessidra» senza «condizioni o diktat alla Tunisia»: l’Fmi «deve rivedere le sue ricette dopodiché si potrà arrivare a una soluzione» perché da un «prestito i tunisini non raccoglieranno altro che più povertà». Lo ha detto il presidente Kais Saied parlando dei negoziati con l’Fmi in occasione - sottolinea una nota della presidenza tunisina - dell’incontro a Cartagine con Meloni, von der Leyen e Rutte. «Le soluzioni non possono essere dei diktat e quelle tradizionali porteranno solo ad un ulteriore aggravamento delle condizioni sociali, danneggeranno la Tunisia e la regione», ha aggiunto.

La svolta autoritaria di Saied

Certo, dall’altra parte c’è Kais Saied e le accuse, in Tunisia e non solo, della svolta autoritaria impressa al Paese. Una svolta culminata nell’arresto, nell’aprile scorso, di Rached Ghannouchi, leader del partito islamico Ennhahda. Il presidente tunisino non è uomo che le manda a dire e, nei giorni scorsi, ha già detto ’no’ a qualsiasi “dikitat dall’estero”.

Von der Leyen: democrazia della Tunisia può superare difficoltà

Ma anche su questo fronte l’Ue si dice ottimista. «Con il presidente Saied c’è stata una buona discussione, l’incontro è un importante pietra miliare nelle relazioni con la Tunisia» ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nella dichiarazione congiunta con la premier Giorgia Meloni e il primo ministro olandese Mark Rutte. «Il percorso democratico della Tunisia è stata una strada lunga, talvolta difficile, ma queste difficoltà si possono superare», ha aggiunto.

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