ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùL’intervento al Festival dell’Economia

Meloni: «Pronti a rendere strutturale ed estendere il taglio del cuneo fiscale»

La premier al Festival dell’Economia di Trento: «Emilia Romagna locomotiva per tutto l’Italia. Se non riparte presto a rischio i parametri della crescita nazionale»

di Barbara Fiammeri

Meloni: Lavoriamo per un taglio strutturale del cuneo fiscale

3' di lettura

Rendere strutturale ed estendere il taglio del cuneo fiscale deciso con la legge di Bilancio e meno di un mese fa dal decreto legge ribattezzato “Primo Maggio”. Giorgia Meloni lo annuncia intervenendo in videocollegamento al Festival dell’Economia di Trento.«Il taglio del cuneo contributivo ha un impatto importante con l’inflazione galoppante. È la cosa più importante che si può fare in questa fase» sottolinea la premier che poi rilancia: «Ora la prima sfida è rendere questi provvedimenti strutturali, la seconda è allargarli ulteriormente».

Sull’alluvione: «Saremo chiamati a trovare le risorse necessarie»

Meloni è a Roma in videocollegamento da Palazzo Chigi. L’emergenza in Emilia Romagna che il giorno prima l’aveva riportata a Bologna assieme alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, resta in cima alle preoccupazioni del governo.«Saremo chiamati a trovare le risorse necessarie. Una cosa è leggere i numeri e l’altra è vedere» i danni subiti. Bisogna però muoversi in fretta, spiega rispondendo alle domande di Maria Latella rimasta sola sul palco del Teatro Sociale gremito nonostante la mancata presenza della premier.

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Emilia Romagna locomotiva, se si ferma guai per tutta l’Italia

«L’Emilia Romagna è una locomotiva e se si ferma noi non possiamo mantenere i buoni parametri macroeconomici che stiamo vedendo», dice la premier confermando non solo il ricorso al fondo di solidarietà ma anche un uso «flessibile» dei vari fondi messi a disposizione a cominciare da quello di coesione ma senza escludere neppure il Pnrr che può intervenire -soprattutto «sulla messa in sicurezza», aggiunge Meloni che sfiora le polemiche di questi giorni sul futuro commissario per la ricostruzione con una battuta: «Sono partita per il Giappone nominando un commissario alla siccità e torno dovendone fare uno per il maltempo».

Il salario minimo? «Un boomerang»

Tra i temi centrali inevitabilmente anche la riforma fiscale. La presidente del Consiglio, che torna a bocciare il salario minimo definendolo «un boomerang», assicura il completamento della «riforma organica del Fisco» entro la legislatura. «Abbiamo gettato le basi per il riordino del sistema fiscale. Nei decenni si sono susseguiti molti interventi, ma una riforma organica non viene fatta da qualche decennio. Invece, è prezioso e strategico farlo. Vogliamo intervenire su tutti gli ambiti, semplificando tutto il sistema e gli adempimenti delle procedure», sottolinea Meloni che rilancia anche sul fronte del contrasto all’evasione: «Non getteremo la spugna nonostante gli insuccessi di chi mi ha preceduto», aggiunge la premier ricordando i 3.900 nuovi assunti dall’Agenzia delle Entrate e la norma «contro le aziende apri e chiudi». Ma se si vuole davvero combattere l’evasione occorre ribaltare - aggiunge - il rapporto tra Stato e contribuente: «Finora la lotta all’evasione è stata più simile a una caccia al gettito», mentre «penso che si debba «combattere la grande evasione: penso alle frodi sull’Iva, penso allo Stato che patteggia miliardi di euro chiedendo il rientro di milioni, con una disponibilità che non dimostra, ad esempio, coi piccoli commercianti».

Presidenzialismo e autonomia differenziata, le riforme imprescindibili

Tra le riforme imprescindibili ci sono ovviamente anche il Presidenzialismo e l’Autonomia differenziata.«Le facciamo con strumenti diversi, che hanno tempi diversi» ma «le faremo entro la fine di questa legislatura», assicura la presidente del Consiglio che boccia la «narrazione» secondo cui il Presidenzialismo «è la riforma targata Fratelli d’Italia e l’Autonomia differenziata è proprietà della Lega» perché sono invece «riforme di tutto il centrodestra che faremo entro questa legislatura». Sulle preoccupazioni espresse da più parti, da ultimo dalla stessa Commissione Ue sull’Autonomia, Meloni rassicura: «Rafforzerà la coesione nazionale grazie ai livelli essenziali delle prestazioni e darà più responsabilità alle Regioni».Quanto al presidenzialismo: «Pronti a raccogliere spunti da parte di tutti ma prioritaria è la stabilità della legislatura e il rispetto del voto dei cittadini».

La stretta di mano con Biden

La premier prima di chiudere il collegamento fa anche un passaggio sui rapporti internazionali. «La stretta di mano con Biden?», dice riferendosi al caloroso saluto con il presidente Usa immortalato dalla foto scattata al G7 di Hiroshima la scorsa settimana, è «la dimostrazione della falsità del racconto di chi sosteneva in campagna elettorale che l’Italia stata isolata, chiusa in un angolo, reietto internazionale, se al governo ci fosse stata Meloni».

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