Meloni parlerà al congresso Cgil di Rimini il 17 marzo
La presidente del consiglio interverrà dal palco di Rimini la mattina di venerdi 17, il giorno prima è in programma la leader Pd Elly Schlein
di Giorgio Pogliotti
2' di lettura
La premier Giorgia Meloni interverrà la prossima settimana dal palco del congresso nazionale della Cgil a Rimini. La conferma è arrivata alla presentazione dell’appuntamento da parte del segretario Cgil Maurizio Landini. La presidente del consiglio interverrà venerdì 17 alle 12. Nella stessa giornata è previsto anche il presidente della Cei, cardinale Matteo Maria Zuppi. Il giorno precedente, il 16 marzo, è prevista una tavola rotonda con i leader delle forze di opposizione: Elly Schlein (Pd), Giuseppe Conte (M5S), Carlo Calenda (Azione), Nicola Fatoianni (Sinistra italiana) e lo stesso Landini.
Landini: importante presenza Meloni, segno di rispetto
«Il fatto che la premier Giorgia Meloni abbia accettato di partecipare al congresso della Cgil lo considero positivo, segno di rispetto e riconoscimento del ruolo di una organizzazione che rappresenta milioni di persone. Allo stesso tempo mi auguro che si determini quello che finora non si è realizzato: le riforme annunciate devono essere oggetto di confronto e negoziazione» ha detto Landini in conferenza stampa, ed ha aggiunto «a tutti i congressi della Cgil sono stati invitati i presidenti del Consiglio in carica. Non abbiamo mai avuto pregiudiziali verso alcun governo, siamo abituati a misurarci con i governi che ci sono».
I precedenti di premier intervenuti al congresso della Cgil sono Giovanni Spadolini nel 1981, Bettino Craxi nel 1986, Romano Prodi nel 1996, più di recente è da ricordare nel 2010 l’allora capo del governo Silvio Berlusconi mandò il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, poi sia Matteo Renzi che Giuseppe Conte decisero di non accogliere l’invito disertando, rispettivamente, il congresso del 2014 e del 2019.
«Fisco, direzione riforma lontana da nostra proposta»
Ma sono ancora tanti i temi che dividono governo e sindacato. A partire dalla riforma fiscale che «è lontana dalla proposta che abbiamo avanzato da quattro anni come Cgil, Cisl, Uil», ha spiegato Landini lamentando «l’assenza di un confronto anche sulle pensioni».
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