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Meloni al Salone del Mobile: più assumi meno paghi, taglieremo l’Ires

«In Italia abbiamo un problema di tenuta del sistema economico e sociale, non abbiamo investito sulla natalità», dice la premier

di Nicola Barone

Meloni: "Puntiamo a filiera legno-arredo 100% made in Italy"

3' di lettura

«In Italia ci sono sempre più persone da mantenere e sempre meno persone che lavorano, questo problema si risolve in vari modi: il modo su cui lavora il governo non è solo quello dei migranti, ma anche quello della grande riserva inutilizzata che è il lavoro femminile. Portandolo alla media europea e puntando sulla demografia, con l’incentivazione da parte delle famiglie di mettere al mondo dei figli». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni inaugurando la 61esima edizione del Salone del Mobile di Milano, aperta oggi e in programma fino al 23 aprile. Le difficoltà «di tenuta del sistema economico e sociale» dipendono anche, a dire della premier, dal fatto che «non abbiamo investito sulla natalità».

Apre il Salone del Mobile: a Rho Fiera Milano fino al 23 aprile

«Al Salone del Mobile non potevo mancare»

Il Salone si presta a molte riflessioni sull’indirizzo seguito sinora dall’esecutivo nell’azione di supporto ai settori cruciali. «Non è solo una vetrina straordinaria della eccellenza italiana di fronte al mondo, ma una fiera che racchiude molte delle questioni strategiche su cui il governo lavora», aggiunge Meloni. «Ovviamente la difesa del sistema imprenditoriale italiano e la difesa del marchio che noi abbiamo messo a centro delle nostre principali direttive strategiche e che ha la presenza di tante aziende che contano su elevati tassi di manifattura. Siamo in un mondo nel quale all’aumento della produzione corrisponde un aumento della occupazione. Noi dobbiamo incentivare l’aumento dell’occupazione in rapporto al fatturato».

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«Il lavoro unico vero ammortizzatore sociale»

Il concetto viene esplicitato più volte nelle parole della premier. «L’obiettivo del governo, il famoso “più assumi e meno paghi” è un modo per favorire il lavoro». Perché «il lavoro è non solamente il fondamento della nostra Repubblica, è quello che consente ai cittadini di partecipare alla comunità, è l’unico vero ammortizzatore sociale». Nel concreto, «con la delega fiscale intendiamo tagliare l’Ires a patto che quello che si risparmia venga investito o in innovazione o in nuova occupazione». Più in generale per Meloni tante cose meritano di essere incentivate, «e noi ci stiamo lavorando a partire da un prossimo collegato alla finanziaria, che arriverà in Consiglio dei ministri proprio sul tema del sostegno alle eccellenze che è fatto di alcuni punti cardine, che vanno da sostegno alle Pmi, alla difesa del marchio fino alla formazione».

Dietro le quinte del Salone del Mobile

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Liceo del Made in Italy in dirittura d'arrivo

Il liceo del Made in Italy «è in dirittura d’arrivo. Credo che le aziende capiscano benissimo cosa intendiamo quando cerchiamo di parlare di una rivoluzione culturale che porti a basare molto lavoro sulla nostra eccellenza, mettere in rapporto l’offerta con la domanda di lavoro che oggi sono totalmente disallineate. Abbiamo il paradosso di un’alta disoccupazione e la difficoltà oggettiva a trovare posti di lavoro in settori che sono d’eccellenza. Ritengo una cosa strategica cercare di allineare il rapporto fra domanda e offerta di lavoro facendo una rivoluzione culturale sul ruolo del sapere artigiano insieme all’innovazione del nostro ordinamento». Così la presidente del Consiglio durante il taglio del nastro del Salone del Mobile.

Sfruttare nostro legno, obiettivo filiera 100%

C’è poi il tema della sostenibilità, «altra grande questione» a giudizio della premier. «Noi abbiamo un patrimonio boschivo in Italia che non è utilizzato se non solo in minima parte, i nostri produttori non riescono a utilizzarlo e accade che quel legno si compri all’estero. Io penso si possa fare di più. Noi stiamo lavorando per disegnare una cornice che renda il settore indipendente, coniugando sostenibilità ambientale e sostenibilità economica. Il processo è lungo ma l’obiettivo è chiaro: puntare a una filiera 100% made in Italy e su questo noi siamo già al lavoro».

Oltre 2mila gli espositori

A tagliare il nastro dell’edizione del 2023 è stata la presidente del Salone del Mobile Maria Porro, alla presenza tra gli altri del ministro del Turismo Daniela Santanchè, del presidente di Federlegnoarredo Claudio Feltrin, del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, del sindaco di Milano, Giuseppe Sala. La manifestazione internazionale dedicata al design e all’arredamento animerà la fiera di Milano a Rho con oltre 2mila espositori. Gli ultimi due giorni del Salone del Mobile sono aperti anche a pubblico mentre le prime giornate sono dedicate agli addetti ai lavori.

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