Meno azioni e più tempo: l’Ipo di Newlat prosegue
Collocamento allungato al 24 ottobre e ridotto a 12,7 milioni di titoli offerti
di Carlo Festa
2' di lettura
Newlat Food proroga il roadshow e riduce l’offerta complessiva per raggiungere l’obiettivo dello sbarco a Piazza Affari.
Il gruppo, che fa capo alla famiglia Mastrolia, ha infatti prolungato il periodo di offerta del collocamento istituzionale delle azioni ordinarie della società finalizzato alla creazione del flottante necessario alla quotazione sul segmento Star di Borsa Italiana.
La nuova scadenza è stata quindi fissata al 24 ottobre prossimo. La decisione di prolungare il roadshow e il periodo di offerta, è «al fine di consentire agli ultimi investitori istituzionali incontrati nel corso del roadshow di partecipare al collocamento istituzionale e, più in generale, a tutti gli investitori istituzionali di valutare i termini del collocamento». L’altro ieri l’azienda era a Lugano per incontrare alcuni asset manager elvetici, dopo aver toccato tutte le principali capitali finanziarie europee.
Newlat ha inoltre deciso «la riduzione del numero di azioni oggetto del collocamento istituzionale a massime 12.700.000 azioni e del numero di azioni oggetto dell’opzione greenshoe e dell’opzione over-allotment a massime 1.850.000 azioni ciascuna.
L'integrale sottoscrizione delle azioni complessivamente oggetto di offerta, consentirà il rispetto dei requisiti di flottante minimo previsti per l’ammissione alle negoziazioni sul Mta, nel segmento Star.
La società ha poi indicato «di aver ricevuto ordini sufficienti a coprire le azioni oggetto del collocamento istituzionale (come modificato) all’interno del range di prezzo comunicato in data 8 ottobre 2019 (cioè fra 5,80 e 7,30 euro per azione)» e che questi «ordini dovranno essere confermati dagli investitori istituzionali alla luce della nuova struttura dell’offerta». In questo modo l’offerta verrà ridotta da 100 milioni a 84 milioni di euro (compresa la greenshoe). L’inizio delle negoziazioni è previsto per il 29 ottobre prossimo.
In tutto, secondo indiscrezioni, sarebbero comunque una sessantina gli investitori che avrebbero deciso di aderire all’offerta. Nel parterre ci sarebbero tutti i maggiori fondi istituzionali italiani e alcuni asset manager tedeschi e del Nord Europa, oltre a qualche gruppo francese. Ridotta invece la presenza di investitori inglesi, poco focalizzati nell’ultimo periodo sulle small e mid cap italiane intenzionate a quotarsi. Il prezzo medio delle adesioni, secondo i rumors, sarebbe attorno ai 6 euro.
L'offerta è tutta in aumento di capitale: la quota di controllo resterà in mano ad Angelo Mastrolia e alla sua famiglia, mentre le risorse serviranno a finanziare la crescita esterna e le possibili acquisizioni.
Nell’ambito dell’offerta, Equita Sim, Hsbc e Société Générale agiscono in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner. Equita Sim è anche come sponsor.
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