Mercato speculativo per l’Arte contemporanea da Christie’s
Primo catalogo della sessione di novembre venduto al 100% con la metà dei 40 lotti garantiti, di fatto già piazzati prima dell'asta. Liquidità senza freni per i giovani di moda e l’installazione NFT di Beeple
di Giovanni Gasparini
I punti chiave
4' di lettura
Tutto venduto, dieci record, realizzo di 219 milioni di dollari attorno alle stime alte (152-230 milioni, ma i risultati comprendo anche le commissioni): sarebbe facile riassumere così l'asta 21st Century tenuta da Christie's la sera del 9 novembre a New York, focalizzata sull'arte degli ultimi 40 anni. Ma non tutto quel che luccica è necessariamente oro: mai come negli ultimi tempi bisogna saper leggere i risultati strombazzati ad alto volume dalle case d'asta.
Il copione è identico alle aste di ottobre a Londra: gli incanti si sono ridotti ad una serie di transazioni finanziarie di due tipi, una di ‘blue chip', come si dice nel mercato azionario per i titoli affermati, che giungono sul mercato protetti da garanzie milionarie, l'altra di titoli emergenti ad alto rischio su cui puntare per ritorni rapidi e consistenti basati su un insieme di moda, FOMO (paura di rimanere esclusi e perder l'occasione), e ‘greater fools theory' (compro ora perché credo ci sarà un'allocco ancor più stupido di me che comprerà ad un prezzo più alto domani).
Metà dei 40 lotti venduti erano protetti da garanzie, praticamente tutti quelli dalle stime milionarie e, in diversi casi, la garanzia sembra essere stata essenziale per la vendita (sarebbe interessante avere questa statistica dalle case d'asta...).
Le ‘blue chip' garantite: Basquiat, Doig, Bansky e Wool
Quasi 60 milioni di dollari sono dovuti a due lavori di Basquiat.La grande tela ‘The Guild of Gold Teeth' del 1982, anno considerato chiave nella breve vita creativa dell'artista afroamericano, non è decollata dalla ambiziosa stima di 40-80 milioni ed è finita probabilmente al garante per 37 milioni a cui si sono aggiunti 3 milioni di $ di commissioni. Un altro lavoro di Basquiat dell'anno successivo legato alla visita italiana a Modena, ‘Flash in Naples' è stato, invece, conteso fino a sfiorare 20 milioni con le commissioni, superando la stima iniziale e oltre il doppio del realizzo di quattro anni fa in asta e sei volte il risultato del 2010. Si sono raggiunti i 100 milioni grazie alla grande tela di Peter Doig ‘Swamped' del 1990, della serie raffigurante canoe in laghi, che ha raggiunto 39,9 milioni di $ da una stima a richiesta di 35 milioni, realizzando il nuovo record per l'artista inglese considerato il miglior pittore della sua generazione; una resa discreta considerato il prezzo di 26 milioni pagati nel 2015 per la stessa tela. Ha deluso le aspettative elevate (12-18 milioni di $) ed è finita a 14,5 milioni la tela di Banksy ‘Sunflower from Petrol Station', lavoro unico del 2005 che suggerisce un destino di decadenza dei celebri girasoli di Van Gogh, comunque un risultato elevatissimo in assoluto. Hanno raggiunto lo stesso risultato di 7 milioni di dollari due lavori di Christopher Wool, rispettivamente stimati 7-10 e 6,5-8,5 milioni di $. Un terzo lavoro di Wool ha aggiunto 3,3 milioni di $, per un realizzo complessivo di 17,3 milioni grazie all'intervento essenziale delle garanzie.
Il catalogo comprendeva 13 lavori provenienti dalla stessa collezione americana di fine ‘900 che hanno realizzato 36,5 milioni di dollari in totale. Fra questi tre fotografie di Cindy Sherman che hanno portato complessivamente 6,8 milioni di $, da stime complessive di 5-7,5 milioni (senza commissioni). Faceva parte della collezione anche il lavoro che ha stabilito il nuovo prezzo record per Barbara Kruger a 1,2 milioni con un lavoro del 1981 dal tema apocalittico dello scontro nucleare.
Speculazione sui giovani
A parte Peter Doig e Barbara Kruger, i nuovi record riguardano nuovi nomi come Nicholas Party con un dipinto fresco del 2021 che ha venduto per 3,3 milioni in Asia da una stima di 300-500mila $, e Hilary Pecis con una veduta d'interno californiana del 2019 stima 80mila $ che ha realizzato il nuovo record di 870mila $ finendo ad Hong Kong. O la trentenne di origine cinese Xinyi Cheng al suo debutto in asta con un ritratto del 2017 dalla stima di 30-40mila $ ha realizzato dieci volte tanto a 300mila $. Nuovi geni dell'arte o frutti di speculazioni mirate? Lo sapremo fra un paio d'anni o forse meno..
Lotto misto installazione con NFT
Un’opera installazione con schermi e una figura umana a grandezza naturale proposta dal ‘re degli NFT' Beeple, intitolata ‘Human One' e ovviamente a cui era associato il certificato digitale di moda al giorno d'oggi, ha superato la stima di 15 milioni per finire a 29 milioni di $, rendendo così inutile la garanzia sul lotto. Si tratta di una evoluzione paradossale della strategia originaria di consegna diretta in asta di lavori digitali di mercato primario, che strizza l'occhio ai collezionisti tradizionali offrendo un lavoro ‘fisico' tangibile, senza rinunciare alla dimensione digitale che serve per affermarsi nel mercato speculativo della blockchain. La casa d'asta presta la propria credibilità a questa operazione finanziaria in cambio di una ricca commissione, credibilità essenziale per stabilire un prezzo ‘pubblico' e milionario per un'asset il cui prezzo non ha nulla a che fare con la creazione del valore tipica del mercato dell'arte, essendo basata sul meccanismo di ‘self-fulfilling profecy' tipico delle bolle speculative.
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