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Mercedes Classe T, come è fatto e come va il nuovo monovolume tedesco

Strettamente imparentato con Citan, Nissan Townstar e Renault Kangoo, ha lo spazio di un furgone e il comfort e la facilità di guida di un'automobile. In arrivo la 7 posti e la EQT elettrica

di Nicola Desiderio

4' di lettura

MONACO DI BAVIERA - Ormai la strada dei monovolume è segnata e, piuttosto che con le automobili, saranno contigui con i mezzi commerciali, ma potranno avere anche ambizioni premium. Lo dimostra la nuova Mercedes Classe T che, evidentemente, è parente stretta della Citan Tourer, ma si offre con un livello di finiture, comfort e sicurezza paragonabile alle auto con la Stella.

Geni franco-giapponesi

Del resto, Mercedes lo ha già fatto già con Vito e Classe V ed oggi replica tale operazione con la Classe T che, come è noto, è frutto di un progetto congiunto con Renault e Nissan che ha dato anche vita, rispettivamente, a Kangoo e Townstar, tutti costruiti nello stabilimento di francese di Auberge. La Classe T è lunga 4 metri e mezzo e larga 1,86 con un passo di 2,72 metri e un'altezza di ben 1,81. Dunque il suo carattere estetico, per quanto gradevole e ben raccordato, è decisamente orientato allo spazio e alla praticità. Le portiere laterali posteriori sono infatti scorrevoli con un'apertura di 61 cm e di 1,06 metri, permettendo un accesso comodissimo ala divanetto posteriore 60/40 in modo da avere un bagagliaio che può essere modulato tra 520 e 2.127 litri ricavando sempre e comunque un vano regolare e pratico.

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Caricare è un attimo

Tra i punti di forza c'è anche un piano di carico la cui soglia è da vero furgone: soli 56 cm da terra per poter caricare di tutto con il minimo sforzo. Volendo, si può avere anche l'apertura con due battenti (uno più corto dell'altro) con cerniere che ne permettono l'apertura a 180 gradi, proprio come il Citan. Per il resto la Classe T sta un passo ed un po' di fronte al suo omologo commerciale, a partire dalle finiture esterne che sono in linea con quelle delle altre Mercedes. Anche i materiali per l'abitacolo sono sensibilmente più “automobilistici” con l'utilizzo di plastiche morbide, tessuti, scamosciato con Artico e Neotex, materiali che offrono sensazioni vicine alla migliore pelle. C'è spazio in abbondanza e in ogni angolo per tutti i tipi di oggetti, peccato che il cassetto portaguanti senza ammortizzazione rappresenti l'unica disattenzione in un quadro di cura e solidità davvero apprezzabile.

Analogica e digitale

La strumentazione è mista analogico e digitale e al centro della plancia c'è lo schermo a sfioramento da 7” del sistema infotelematico che si aggiorna solo per le mappe e le notizie sul traffico mentre Android Auto e Carplay sono solo a cavo. In compenso abbondano i modi per ricaricare – ci sono la piastra a induzione, 5 prese USB e fino a tre 12 Volt – e c'è anche il modo di interagire con la vettura a distanza o usufruire dei servizi di mobilità attraverso l'app. Il volante ha i comandi a sfioramento tipico di Mercedes mentre la leva del cambio, in caso di trasmissione automatica, è sulla parte bassa della plancia e non c'è la levetta sulla destra del piantone. Buono anche il livello di sicurezza. Di serie ci sono i 7 airbag (compreso quello centrale per i sedili anteriori) e un pacchetto di base che comprende la frenata automatica d'emergenza che agisce anche agli incroci, il sistema contro i colpi di vento, l'antisbandamento, il sensore per gli angoli ciechi e il rilevamento dei limiti di velocità. Optional sono il controllo automatico dell'andatura e il mantenimento attivo della corsia. C'è anche l'Esp che tiene conto del traino, importante su una vettura con questa destinazione con una capacità che arriva fino a 1.500 kg.

Motori collaudati

Due i motori in gamma: l'1,33 litri, già utilizzato su altri modelli Mercedes, Renault e Nissan con potenze di 102 cv e 131 cv e il diesel 1.5 da 95 cv o 116 cv. Quest'ultima variante ha anche la funzione overboost che aumenta momentaneamente la potenza a 121 cv e la coppia da 270 Nm a 295 Nm. Tutti hanno di serie il cambio manuale a 6 rapporti e in opzione l'automatico doppia frizione a 7 marce, precluso solo al benzina meno potente, ma che consigliamo per dolcezza nei passaggi e la possibilità di far girare a regimi più bassi il motore nei trasferimenti autostradali. Su strada il 4 cilindri a ciclo Otto si fa apprezzare per la fluidità, quello a gasolio invece per la coppia superiore che rappresenta un vantaggio soprattutto se si viaggia carichi oltre al fatto che, su carta come tra le strade della Baviera, i consumi sono inferiori del 20-25%. Una sicurezza è il serbatoio da ben 18 litri per l'AdBlue.

Su strada, comoda e facile

Davvero di buon livello l'assetto. La Classe T ha uno sterzo leggero e preciso il giusto e, nonostante la notevole altezza, si appoggia in modo progressivo senza rollare troppo, allarga in modo progressivo e prevedibile senza innescare sbandamenti. Il lavoro fatto sulle sospensioni produce anche risultati per l'assorbimento, sempre solido e preciso. E a proposito di comfort, va detto che sopra i 100 km/h arrivano prevedibili i sibili, ma viste la forma della vettura e la dimensione dei retrovisori, siamo nell'ambito del prevedibile. La nuova Mercedes Classe T arriva nei concessionari a luglio con un prezzo di partenza di 26.450 euro (messa su strada esclusa), ma non si ferma qui. Entro il 2022 è attesa la versione con passo allungato disponibile anche in configurazione a 7 posti mentre per l'anno successivo è attesa la EQT elettrica che dovrebbe avere un'autonomia di almeno 300 km.

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