cinquantesimo anniversario

Mercedes W107, l’erede (e l’evoluzione) della leggendaria “Pagoda”

La quotazione degli esemplari di qualità partono da 35mila euro per arrivare ai 50mila delle migliori 500 SL

di Vittorio Falzoni Gallerani

3' di lettura

È da molto che desideravamo scrivere di questa straordinaria automobile così poco considerata dai periodici specializzati; salutiamo con gioia, quindi, la possibilità di festeggiarla per prima in questo 2021 che ne segna il cinquantenario; erede della fortunatissima ed insuperabilmente elegante “Pagoda” W113 del 1963, la W107 nasce nell’Aprile del 1971 nei panni della 350 SL: un’evoluzione della precedente in direzione di maggiori sicurezza, comodità e spazio disponibile.

Date le premesse, durante lo sviluppo fu impossibile evitare un aggravio di peso di oltre 130 kg: circostanza che imporrà, volendo mantenere prestazioni degne di un’auto del suo rango, l’abbandono del vecchio e setoso sei cilindri in linea monoalbero da 2,8 litri e 170 CV a favore del V8 da 3,5 litri e 200 CV già adottato sulle berline W109 e sulle corrispondenti coupé e cabriolet W111.

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La linea della carrozzeria, concepita sotto la guida di Frederich Geiger, riflette in pieno il carattere di questa nuova Mercedes SL: lontana dalla leggiadria della progenitrice ma comunque molto signorile, fu evidentemente in grado di comunicare quanto doveva alla sua rarefatta clientela dati i suoi diciotto anni di permanenza sul mercato con successo crescente; quando, nel 1989 e dopo 237.000 esemplari costruiti, fu sostituita dalla R129 fu più per raggiunti limiti di età che per necessità commerciali.

Concepita con un occhio sempre puntato agli Usa, importantissimo mercato di destinazione, già dalle prime impressioni di guida si capì che la scelta di elezione per questa macchina era con il cambio automatico e non per demeriti del motore derivanti da scarsa coppia motrice, ma del cambio manuale: un legnoso quattro marce per di più mal rapportato.Tuttavia, per vendere la nuova SL in certi Stati degli USA, California in testa, fu anche necessario aumentare la cilindrata del motore a 4,5 litri onde sopportare il calo di potenza indotto dai primi sistemi anti inquinamento.

Fortunatamente, una volta spogliato di tutti quegli armamentari, questo magnifico motore nel 1973 fu offerto anche in Europa: con i suoi 225 CV e cambio solo automatico consente ancora oggi, sulla 450 SL, di assaporare al massimo grado la vera essenza di questa automobile.

Veloce senza essere brutale e sportiva senza essere scomoda, rappresenta infatti una proposta con ben poche alternative; la prima delle quali è una delle sue figlie, la 500 SL nata nel 1980 ed offerta fino alla fine del ciclo commerciale della W107; pur deturpata da un brutto spoiler in gomma sulla coda la cui adozione, pur avendo motivazioni tecniche, a nostro parere andava evitata, con il suo poderoso V8 che in certe annate raggiunge i 245 CV, è sempre stata ai vertici della gamma sotto ogni aspetto ed anche nei confronti della ancor più grossa 560 SL del 1985.

Essa infatti, malgrado la maggiore cubatura, risulta più lenta essendo penalizzata ancora una volta dai dispositivi Usa anti inquinamento che ne limitano la potenza a 230 CV, per di più penalizzati dal maggior peso della versione americana e giapponese della SL sulle quali venne montato in esclusiva.

Accanto a queste ammiraglie non bisogna trascurare la grande famiglia delle sei cilindri nata nel 1974, in piena crisi energetica, trapiantando sotto il cofano della W107 il sei cilindri bialbero 2,8 litri M110 da 185 CV: uno dei migliori motori costruiti dalla Mercedes Benz ma che qui si è trovato leggermente spaesato in particolare perché chi lo comprò volle ostinarsi a preferire il cambio automatico; su questa 280 SL a sei cilindri, infatti, è consigliabile optare per quello manuale, in particolare il cinque marce di serie dal 1980; si ottiene così una roadster magari meno maestosa nell’incedere ma in compenso più sportiva nel vero senso della parola; stesse considerazioni possono essere espresse per la successiva 300 SL tre litri monoalbero e 190 CV che la sostituirà in listino dal Settembre 1985 fino alla fine della produzione.

Le motorizzazioni ottenibili non finiscono qui: vi sono altri due V8 da 3,8 litri per la 380 SL e da 4,2 litri per la 420 SL ma sono poco diffuse al di fuori degli Usa. Per tutte il tetto rigido concavo come quello della Pagoda sarà offerto di serie dopo un iniziale breve periodo in cui era invece a richiesta.

Vetture che consentono ancora una qualità di viaggio di livello attuale, forse per questo sono tra le poche che, in quest’ultimo periodo, non hanno risentito di cali nelle loro quotazioni; anzi: quelle delle migliori 500 SL si stanno avvicinando a grandi passi ai cinquantamila euro con quelli delle altre che partono dai trentacinquemila. Siamo consapevoli che ve ne sono in vendita a prezzi inferiori, anche di molto, ma attenzione: su di esse qualsiasi intervento è particolarmente costoso; comprate quindi la migliore che potete permettervi, l’investimento su di una Mercedes Benz spider non può tradire e lo spazio per un ulteriore aumento di valore è ampio.

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