Merck Serono investe per digitalizzare la sede di Modugno
Pronto per il sito barese un piano da 55 milioni con 380 addetti previsti
di Vincenzo Rutigliano
2' di lettura
Nuovi investimenti per 55 milioni nel sito della Merck Serono di Modugno, alle porte di Bari, che produce farmaci per il trattamento di patologie come il cancro, la sclerosi multipla, i disturbi della crescita e della tiroide, farmaci esportati in 150 Paesi in tutto il mondo.
La divisione biofarmaceutica di Merck KGaA occupa a Bari 380 addetti e nel 2020 ha sfiorato un fatturato infragruppo di circa 900 milioni, è il primo gruppo per export di tutta la provincia. Merck KGaA ha previsto ulteriori investimenti per procedere alla sostituzione anche della terza linea di produzione esistente nel sito. I nuovi investimenti si aggiungono agli altri per 85 milioni che, a partire dal 2014, sono stati programmati per sostituire, gradualmente, tutte le vecchie linee di produzione e realizzarne di nuove “sotto isolatore”, cioè con tecnologia più adatta per il riempimento dei farmaci in ambiente sterile. In pochi anni sono stati messi a punto e finanziati tre programmi di ammodernamento tecnologico per puntare ad un sistema di automazione delle linee produttive che consenta di fare passi avanti verso la digitalizzazione dell'azienda e aumentarne, così, la capacità e sicurezza produttiva ed il delta competitivo che è tutto nel costo di trasformazione ottenuto a Bari e che supera anche le criticità legate ad un assetto logistico non proprio felicissimo. Il primo programma di invesitmeto è stato pari a 50 milioni, il secondo da 35 ed il terzo, l’ultimo varato, da 54,5, di cui 7 destinati anche alle strutture fisiche. Per il primo programma «la sostituzione della linea è al 50% – spiega Annalisa Calvano, da aprile 2019 alla guida dello stabilimento. È stata installata e abbiamo iniziato le operazioni di convalida». Questo impianto produrrà il farmaco immunoncologico di ultima generazione di Merck Serono. «Siamo nella fase degli studi clinici. Quando arriverà l’autorizzazione Aifa che –anticipa Calvano – aspettiamo tra fine 2021 e prima metà del 2022, inizieremo la produzione, nella seconda metà di quell’anno, sulla prima linea». Per il terzo nuovo programma la Regione finanzia il 15% del totale per opere civili (sono iniziati gli scavi), quanto al 25%, per equipment e per la ricerca, si sta lavorando a un programma con PugliaSviluppo, la società in house della Regione che si occupa di incentivi agli investimenti.
Non solo multinazionali (oltre a Marck Serono anche Sanofi Aventis): il settore farmaceutico in Puglia conta pure su aziende di media dimensione, come la Farmalabor di Canosa di Puglia,(Bat), specializzata nella produzione di farmaci galenici, fondata nel 2001 e che oggi occupa 115 addetti. Per quest'anno sono previsti investimenti per 2 milioni per completare il progetto Farmalabor Fast, cioè preparazioni farmaceutiche, con dentro i principi attivi più comuni, destinate all'allestimento di formulazioni sia orali (Fast Oral) che dermatologiche (Fast Topic).E in questi giorni è stato perfezionato l'acquisto dell'area per la nuova sede produttiva da 7500 mq con nuove linee automatizzate (liquidi e polveri) che consentiranno di raggiungere un valore della produzione di 50 milioni entro i prossimi 5 anni : 15,2 nel 2020 e 18,5 nel 2021.
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