Mes, il prestito pandemico è a costo “negativo” per il contribuente
Il prestito pandemico del Mes, se a sette e non dieci anni, offre ai Paesi più indebitati condizioni a tasso negativo: nessun costo per il contribuente, anzi, un guadagno
di Isabella Bufacchi
2' di lettura
A conti fatti, il prestito del Mes per l’emergenza pandemica potrebbe avere un tasso negativo fino alla scadenza dei sette anni. A fare i conti, per stimare la convenienza della nuova linea di credito per la pandemia per i Paesi più indebitati e con elevati spread sul mercato, è il direttore finanziario del Mes Chief Financial Officer Kalin Anev Janse.
In un blog pubblicato stamattina, le condizioni del Pandemic Crisis Support scendono a quota -0,07% sulla durata settennale: «Il tasso negativo sul nostro prestito significa che i Paesi che lo utilizzeranno riceveranno un pagamento, saranno pagati per indebitarsi: e questo è positivo per i cittadini, per i contribuenti, perchè riduce la pressione fiscale. Questo rende questa linea di credito molto attraente», ha commentato Kalin Anev Janse.
Il risparmio sulla spesa degli interessi sul debito: fino a 6 miliardi
ll Cfo del Mes, che più di tutti è nella posizione di poter calcolare al centesimo il costo del nuovo prestito pandemico, parte dal costo di raccolta del Mes che per un bond a sette anni è pari a -0,21% e per un bond
a dieci anni orbita su -0,05%.
A questo costo, vengono applicate le condizioni estremamente favorevoli della linea pandemica che sono molto più basse di quelle della linea ECCL standard: margine annuale di 0,10% e commissione una tantum di 0,25%.
Applicando queste condizioni, il Mes calcola che il costo della linea pandemica per 11 Paesi dell’area dell’euro (Italia compresa) che si finanziano sul mercato a rendimenti più elevati del Mes potrebbe essere al momento attorno allo 0,08% a dieci anni e a -0,07% a sette anni. «Il costo del nostro prestito per affrontare i costi diretti e indiretti sulla sanità dovuti alla crisi del coronavirus è attorno allo 0% a dieci anni e può essere negativo sulle scadenze più brevi».
Alle condizioni vigenti sui mercati, il Mes stima che il risparmio per uno Stato europeo tra quelli più indebitati e con alti spread può arrivare fino a 6 miliardi in dieci anni. «Un vero risparmio per i contribuenti», commenta il Cfo.
In sette mesi l’esborso totale
Un altro calcolo che il Mes mette in conto, per dimostrare la convenienza del nuovo supporto finanziario pandemico disponibile da ora fino al dicembre 2022, è la velocità dell’esborso. Il Mes infatti è in grado di pagare il 15% al mese dell’importo richiesto.
Questo significa che nell’arco di sette mesi circa il Paese assistito da questo aiuto pandemico riceverà l’intero importo richiesto: questo è un tempo record, per l’Eurozona, che ha dimostrato di sapersi muovere in fretta nell’emergenza decidendo tutti i dettagli di questa speciale linea pandemica in due mesi di trattative.
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