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Mes, via libera in commissione senza la maggioranza. Ecco la road map del governo

Si delinea lo scenario dello slittamento del voto a dopo l’estate. Donohoe, presidente Eurogruppo: «L’Italia tenga conto dell’interesse degli altri paesi»

Meloni: Non ho cambiato idea su Mes

2' di lettura

La Commissione Esteri della Camera ha approvato il mandato al relatore al ddl di ratifica del Mes. La maggioranza era assente e il governo, con il viceministro Edmondo Cirielli, si è rimesso alla Commissione. La ratifica del nuovo Fondo Salva Stati approderà dunque in aula domani, venerdì 30 giugno, per la discussione generale. Verrà poi esaminata da martedì 4 luglio. Per quel giorno, però, l’agenda dell’aula è fittissima e comprende l’esame di diverse Pdl come quella sul voto a distanza, sulle pensioni, sulla commissione Covid, sulla maternità surrogata, sulle startup, sulla proprietà industriale (solo per citarne alcune).

Verso un rinvio del voto a dopo l’estate

Si delinea pertanto lo scenario dello slittamento del voto a dopo l’estate. Con il passare delle ore questa ipotesi si va consolidando, anche perché in occasione dell’intervento in parlamento alla vigilia del Consiglio europeo la premier Giorgia Meloni ha detto che «nell’interesse nazionale», non è questo il momento per affrontare un voto sulla ratifica , perché il governo ha scelto «un approccio a pacchetto», in cui si trattano anche la nuova governance economica europea, l’Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria. E così la sua maggioranza sta studiando la strategia per arrivare, fra mercoledì e giovedì prossimi, al rinvio a dopo l’estate.

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De Luca(Pd): maggioranza fugge da responsabilità su riforma

«Ancora una volta i gruppi parlamentari di maggioranza non si presentano in Commissione e si dissolvono - ha sottolineato il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue -. Il Governo, questa volta presente, ammette di non avere le idee chiare e si rimette al voto della Commissione in attesa di definire una propria posizione in Aula nei prossimi giorni. È un’anomalia assoluta rispetto ad una ratifica, che fa emergere un vero e proprio psicodramma in atto. Sono confusi e divisi politicamente. Il nostro Paese però non può permettersi ulteriori ritardi. Ne va della sua credibilità».

Donohoe, Italia tenga conto dell'interesse degli altri paesi

L’ipotesi di uno slittamento desta alcune perplessità. A cominciare dal presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe, che ha ribadito la posizione dei ministri dell'area euro (dei quali fa parte anche il responsabile del Mef Giancarlo Giorgetti) nell'audizione al parlamento europeo: «Rispetto assolutamente e posso capire il punto di vista del governo italiano se dice che non vuole accedere al Meccanismo europeo di stabilità - ha affermato -, ma la ratifica del trattato consentirà che il maggior potere del Mes possa essere messo a disposizione di altri paesi, che potrebbero invece decidere di volersene avvalere nel futuro. Mi auguro che questo possa essere considerato nel dibattito in corso in Italia».


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