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L’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (Ezln), la guerriglia insorta nel 1994 nello stato messicano del Chiapas, ha annunciato un nuovo avvicendamento al vertice. “E’ morto il Sup Galeano. E’ morto come è vissuto, infelice”. Così inizia il comunicato dell’Ezln dove si informa un nuovo passo indietro del suo storico leader e portavoce, Rafael Sebastián Guillén Vicente, alias Sup Galeano. Alla pari del ’Che’ Guevara, che con il suo basco e il sigaro di traverso divenne un simbolo per intere generazioni della sinistra a partire dagli anni ’60, Vicente, con il suo passamontagna e la sua pipa, assurse negli anni ’90 a figura iconica dei movimenti anti-globalizzazione con il nome di “subcomandante Marcos”. Nel 2014, Marcos aveva annunciato tuttavia la scelta politica dell’Ezln di cancellare la figura considerata ormai troppo ingombrante del “subcomandante” e soppiantarla con una meno iconografica, quella del Sup Galeano.
La nuova immagine del portavoce prendeva il nome da un maestro di scuola ucciso quell’anno dai paramilitari. Adesso, con una scelta altrettanto politica, illustrata con un testo pieno di riferimenti alla poesia del nicaraguense Ruben Dario e al tango del compositore argentino Astor Piazzolla, Galeano/Marcos ha deciso di fare ancora un passo indietro. “Questo sì, prima di morire si è curato di restituire il nome e ha raccomandato di proseguire la lotta”, afferma il comunicato. Lo scritto, pubblicato sul blog dell’Ezln e firmato dal “Capitan Insurgente Marcos”, conclude infine con una lunga riflessione sul conflitto recentemente scoppiato tra Israele e Hamas e un appello a pensare alle vittime innocenti della guerra, i bambini.
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