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Mestiere content creator: ecco cosa serve per iniziare a “streammare” 

Ecco gli accessori per rendere le live di qualità professionale

di Antonino Caffo

3' di lettura

«Streammare» per passione, ma anche per lavoro. Su Twitch, la principale piattaforma per chi ama i videogame e assiste alle dirette live degli account preferiti, c'è chi riesce a guadagnare anche 3.500 dollari al mese, solo dagli abbonamenti. Poi c'è la pubblicità: fino a 2 dollari per mille visualizzazioni di un annuncio. Insomma, un vero stipendio, anche se per molti il marketing portato avanti da vip e influencer perde ogni giorno che passa credibilità. Contenuti poco genuini, mossi solo da interessi economici. Molto dipende da quanto si riesce a fidelizzare lo spettatore. Peraltro, il mondo del gaming sembra essere proprio quello che meglio sta tenendo in uno scenario altalenante, dove il verbo degli influencer non è così seguito come un tempo. La società di strategia e comunicazione DeRev, ha diffuso le stime secondo cui, in Italia, nel 2023 il segmento del gaming è, con il 12,9%, il secondo dietro a fashion & beauty per giro di affari degli streamer. Raggiungere un alto numero di seguaci non è semplice, anzi richiede impegno e il giusto set di strumenti per produrre dirette di qualità. Possiamo considerare almeno quattro elementi: sedia, microfono, webcam, cuffie, come kit di partenza. Una sedia comoda e di supporto è essenziale per gli streamer che trascorrono lunghe ore seduti davanti al computer o alla console. Una buona scelta è la Prince P132 (285 euro) di DX Racer, uno dei marchi di maggior successo nel campo, grazie a versatilità e adattabilità dei prodotti. La Prince integra un cuscino lombare e un poggiatesta per garantire una comodità ottimale. L'imbottitura è realizzata con tessuto di alta qualità, in schiuma fredda e traspirante con un rivestimento in ecopelle e che aiuta a mantenere una postura corretta.

Uno dei gadget più importanti per gli streamer è il microfono, che può aiutare a garantire che la voce arrivi chiaramente e in maniera comprensibile per gli spettatori. Tra i più popolari c'è il Razer Seiren X (73 euro), adatto alla fascia media, a chi non vuole spendere molto beneficiando comunque ottime prestazioni in fase di registrazione. È ovviamente plug-and-play, si aggancia all'ingresso Usb ed è pronto per partire. È persino compatibile con la PlayStation 5, qualora si intenda registrare qualcosa mantenendo l'audio originale del videogioco da console. Nessun problema, ovviamente, da qualsiasi Pc e Mac. Il Razer Seiren X è un microfono a condensatore con un pattern supercardioide, il che vuol dire che l'area di registrazione è più piccola rispetto a un modello cardioide. Ci sono due aspetti dunque da tener presente. Il primo: riducendo l'area di cattura non potrai effettuare registrazioni di gruppo. Il secondo: la concentrazione in uno spazio più contenuto riduce di molto il rischio di rumori di fondo.

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Non può ovviamente mancare una webcam. Logitech ha pensato a un modello che non a caso ha chiamato StreamCam (115 euro). Qualità video Full Hd a 60 Fps, ideale per le call da remoto ma anche per lo streaming, un software completo e collegamento via Usb di Tipo C. Quest'ultimo punto può essere un (piccolo) problema per chi ha solo connettori tradizionali, ma sul web si trovano decine di adattatori che trasformano una classica Usb in una porta Type-C. La Logitech StreamCam consente non solo la sistemazione della webcam su un treppiede ma anche sul monitor del computer, in maniera solida, potendo ruotare la visuale per finalizzarla al meglio in modalità di prova. Altre cam, come la Cisco Webex Desk Camera, costano un po' di più, ma hanno anche una funzione extra: l'inquadratura automatica quando il soggetto si sposta di qualche grado in qualsiasi direzione.

Infine, le cuffie. Le SteelSeries Arctis Nova Pro (245 euro) sono sopra la media per un paio di fattori. Uno riguarda la presenza dell'audio spaziale a 360 gradi, forse più utile quando si guardano i video rispetto alla registrazione, ma tant'è: l'effetto quando si sposta la testa a destra o a sinistra restituisce la sensazione che il suono provenga da una delle due direzioni. Non manca il supporto a Tempest 3D per PlayStation e Sonic Spatial per Xbox. Poi l'opportunità di collegarle a sorgenti molto differenti, grazie alla connessione Usb-C e alle uscite da 3,5 mm in line-in e line-out. Il pregio è anche sul software, con la suite audio SteelSeries Sonar completa e dotata di equalizzazione parametrica di livello professionale. Una chicca per i gamer: la piattaforma Sonar include impostazioni personalizzate per vari giochi, tra cui Apex Legends, Call of Duty Warzone, Rainbow Six Siege, Valorant e altri ancora. Un modo per dare risalto ai suoni più importanti nel gioco, come i passi dei nemici, i timer delle bombe e la ricarica delle armi.

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