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Meta batte le attese, con fatturato da record e riscossa nella pubblicità digitale

Il gruppo di Mark Zuckerberg punta sull’intelligenza artificiale e dichiara finiti i licenziamenti. Ma preoccupano guerre e crisi geopolitiche.

di Marco Valsania

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3' di lettura

Meta batte le attese, di utili e fatturato, e accelera la sua riscossa. Nel terzo trimestre del 2023 il fatturato è cresciuto del 23%, mettendo a segno il passo più rapido dal 2021 e raggiungendo i 34,15 miliardi di dollari. Il giro d’affari è stato a tutti gli effetti da record, il maggiore da quando la società si è quotata oltre dieci anni or sono. Superate anche le previsioni ferme a 33,56 miliardi. I profitti si sono a loro volta impennati del 164% a 11,54 miliardi superando le stime. Gli utili per azione sono stati di 4,39 dollari contro i 3,63 attesi. Motore del business: la riscossa della raccolta pubblicitaria digitale. Il gigante dei social network ha riportato anche 2,09 miliardi di utenti attivi quotidiani, contro 2,07 ipotizzati, e 3,05 miliardi di utenti mensili, in linea con le attese ma pur sempre in aumento del 3 per cento.

Un buon trimestre

«Abbiamo avuto un buon trimestre, per la nostra comunità e per il business», ha affermato il Ceo Mark Zuckerberg. Wall Street è parsa almeno inizialmente concordare: il titolo, in rialzo del 140% da gennaio, nel dopo mercato ha guadagnato fino al 4 per cento. Nell’indice S&P 500 è il secondo titolo per performance nell’anno alle spalle del leader dei chip Nvidia, protagonista delle tech di intelligenza artificiale. In serata il titolo ha tuttavia poi perso il 3,5% sull’onda del possibile impatto sul quarto trimestre in corso delle crisi geopolitiche e in particolare in Medio Oriente, citato dai vertici aziendali.

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Le incognite della guerra

Il direttore finanziario Susan Li ha affermato, durante la conference call sui risultati, che il clima nella pubblicità appare oggi “volatile” in seguito al conflitto scoppiato in Israele, un effetto già visto con la guerra in Ucraina. E Meta non è un caso isolato: anche il social media Snap ha citato la guerra tra le attuali preoccupazioni di business. Passi avanti nella pubblicitàIl gruppo di Zuckerberg ha comunque sottolineato i passi avanti compiuti in questi mesi nel ridare smalto alla sua attività pubblicitaria, che aveva risentito dei giri di vite nella privacy di Apple. Tra gli strumenti utilizzati per migliorare targeting ed efficacia delle inserzioni, l’intelligenza artificiale. Meta ha anche anticipato continui progressi: revenue tra i 36,5 e 40 miliardi nel trimestre in corso, con una crescita media attorno al 19 per cento. Zuckerberg ha aggiunto durante la call sui conti che Meta sarà anche in grado di far leva su AI per creare contenuto per gli utenti che risponda agli interessi degli utenti.

La sfida a Twitter (ora X)

In crescita è stato anche il servizio di Meta rivale della ex Twitter (ora X), chiamato Threads: ha riportato quasi cento milioni di utenti mensili attivi. Zuckerberg vuole portare Threads ad avere un miliardo di utenti nell’arco dei prossimi anni.Il rosso di Reality LabTra i talloni d’Achille resta invece la divisione Reality Lab, dedicata alla realtà virtuale (il metaverso) e oggi divenuta meno centrale per il business dopo le grandi scommesse degli anni passati. Ha sofferto perdite operative per 3,74 miliardi, per un totale di 25 miliardi dall’inizio del 2022. Zuckerberg ha pronosticato che i passivi dell’attività continueranno ad aumentare a causa degli investimenti in nuovi prodotti e in nuovi ecosistemi.La fine dei licenziamentiIn risposta alle sfide sulla performance, Meta ha moltiplicato nell’ultimo anno gli sforzi di risparmio e disciplina nei costi, con tagli di spesa e riduzioni del numero dei dipendenti in quello che Zuckerberg ha battezzato come “l’anno dell’efficienza”. Oggi, in un altro segno incoraggiante sull’outlook, ha tuttavia indicato di aver nei fatti completato con settembre la fase delle riduzioni del personale. Nel trimestre le spese complessive sono diminuite del 7% a 20,4 miliardi.

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