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Meta licenzia 11mila dipendenti, il 13% della forza lavoro. Media: Ue verso sanzioni a gruppo

La holding di Facebook punta a una riduzione dei costi del personale del 10%, dopo il caso Twitter

di Pierangelo Soldavini

Aggiornato il 9 novembre alle 12.35

Meta, Zuckerberg licenzia 11mila dipendenti

2' di lettura

Meta licenzia 11mila dipendenti, il 13% della forza lavoro. A pesare sono la crisi economica e le ricadute dell’investimento sul metaverso. Mark Zuckerberg tiene la barra dritta sulla sua strategia focalizzata sul metaverso. Ma la scommessa sulla realtà virtuale si tramuta ora in un’ondata di tagli occupazionali, la prima nei diciotto anni di storia di quella che oggi si chiama Meta.

I licenziamenti hanno inizio da oggi 9 novembre, secondo quanto lo stesso Zuckerberg aveva comunicato ai dipendenti. Il fondatore, secondo quanto riportato dal Wsj, ha ammesso che il suo eccessivo ottimismo sulla crescita ha portato a un eccesso di personale in Meta. Dicendosi responsabile per i passi falsi della società, Zuckerberg ha poi confermato e proceduto ai tagli. A Wall Street i titoli del gruppo sono in salita del 5,37%.

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Twitter apripista dei tagli

Dopo il licenziamento di metà degli impiegati di Twitter, è stata la società proprietaria di Facebook la seconda Big Tech a cacciare migliaia di persone. A riportarlo era stato il Wall Street Journal citando fonti informate. Si tratta della prima operazione del genere nella storia della compagnia.

Forza lavoro da 87mila unità

Lo scorso settembre la società aveva dichiarato di avere 87mila impiegati e, secondo quanto riportato dal quotidiano economico americano, già allora pensava a un taglio del 10% delle spese anche attraverso licenziamenti. In occasione della recente trimestrale, lo stesso Zuckerberg aveva sottolineato che Meta si sta focalizzando su alcune aree ad alta potenzialità di crescita. Il riferimento era stato interpretato come l’indicazione che Meta non tornerà indietro sui suoi investimenti nei progetti legati al metaverso e ai visori di realtà virtuale.

Che succede ai Reality Labs

La divisione dei Reality Labs ha pesato sul gruppo per un totale di 15 miliardi di dollari. Come altre società hi-tech Meta ha accelerato sulle assunzioni nel post-pandemia, aumentando la propria forza lavoro di 27mila unità nel biennio 2020-2021 e di altri 15mila dipendenti nei primi nove mesi di quest’anno. Ora però le prospettive di rallentamento congiunturale impongono un approccio più improntato alla realtà dei numeri e dei bilanci.

Antitrust Ue verso sanzioni sull’uso dei dati

Intanto, una nuova tegola è in arrivo da Bruxelles. Secondo fonti interpellate dall’agenzia Reuters, l’antitrust comunitario starebbe progettando delle sanzioni contro Meta sull’utilizzo dei dati dei clienti e di pubblicità «targettizzate» sul social network. La Commissione europea non ha commentato l’indiscrezione, ma ha iniziato lo scorso giugno un’inchiesta sulla holding che controlla Facebook, in parallelo a un’inchiesta analoga delle autorità britanniche. Bruxelles può infliggere multe fino al 10% del giro d’affari globale di una società.


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