Metabirkins, Hermès vince la causa simbolo della contraffazione nel metaverso
La pronuncia del Tribunale di New York riconosce che gli Nft creati da Mason Rotschild sono copie non autorizzate della celeberrima borsa della maison francese
di Marta Casadei
1' di lettura
Le Metabirkins di Mason Rotshild sono una copia non autorizzata delle Birkin bag di Hermès. Che, come per nel caso di qualsiasi altra violazione della proprietà intellettuale, ha avuto diritto a un risarcimento: 133 mila dollari di danni.
La cifra è irrisoria per la maison francese del lusso (le cui borse Birkin possono costare decine di migliaia di euro l’una) ma la pronuncia della giuria di New York è emblematica: il caso Metabirkin, infatti, è stato il primo a vedere contrapposti un’azienda del lusso e un creator. E soprattutto ad accendere i riflettori su una contesa relativa a un prodotto che non esiste nel mondo reale ma solo nel metaverso.
L’artista americano Mason Rotshild, nel dicembre 2021, aveva creato (e venduto) degli Nft ispirati alle Birkin bag di Hermès. Chiamandoli, oltretutto, Metabirkin. Ma davanti al tribunale di New York si era appellato al primo emendamento - e quindi alla libertà di espressione - inquadrando le Metabirkin in un contesto artistico e non commerciale.
Dopo tre giorni di attesa, la delibera: il primo emendamento non scherma Rotschild dallle conseguenze che la violazione del trademark comporta. La pronuncia costituirà un precedente importante nel rapporto tra moda e metaverso. Rapporto che i legali stanno già scandagliando a fondo nel tentativo di difendere i brand.
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