Metro, la strategia multicanale modella il nuovo contratto integrativo
Raggiunta l’ipotesi di accordo tra i sindacati e l’azienda che riguarda 4mila lavoratori. Un sistema di salario variabile permette di raggiungere un premio fino a 1.440 euro
di Cristina Casadei
2' di lettura
Per i 4mila lavoratori del gruppo Metro è in arrivo un nuovo contratto integrativo. La società e i sindacati (Filcams e Uiltucs) hanno infatti siglato l’ipotesi di accordo che supporterà l’implementazione della strategia multicanale e che, una volta approvata dalle assemblee dei lavoratori, verrà ratificata e riguarderà tutti.
Tra i punti principali condivisi con il sindacato c’è infatti l’applicazione delle medesime condizioni ai collaboratori di Metro Italia e di Metro Dolomiti, la valorizzazione del contributo dei dipendenti nel raggiungimento dei risultati attraverso il Premio di Risultato, ampliato ed aggiornato sulla base di nuovi parametri economici per allinearlo alla strategia aziendale. Inotre viene rafforzato il sistema di welfare per coprire i bisogni di differenti fasce di età ed esigenze personali e familiari in ambiti diversi. Per la direttrice risorse umane di Metro, Vanessa Catania, l’intesa « mette al centro le persone e sostiene un ambiente di lavoro sano e virtuoso, ove realizzare la strategia multicanale con lo sviluppo contemporaneo dei canali Cash and Carry, Food Service Distribution e Digitale». Entrando nel merito, come spiega una nota di Filcams e Uiltucs, tra i tanti avanzamenti positivi, oltre all’impostazione delle relazioni sindacali, è stato riconfermato il sistema Welfare contrattuale preesistente dalla malattia, alla mensa, al diritto allo studio, al congedo parentale, e sono stati aggiunti i permessi per visite mediche, il congedo per donne vittime di violenza e l’inserimento di un fondo ferie solidali.
Inoltre, a tutti i lavoratori arriveranno 200 euro nel portafoglio welfare a partire dal prossimo settembre: saranno spendibili in beni di uso primario, buoni acquisto, trasporti, educazione e formazione, salute, servizi di sostegno alla famiglia e assistenza sociale, tempo libero, assistenza sanitaria e spese mediche, fondi di previdenza.
Quanto all’orario di lavoro restano confermati i regimi orari a 38, 37.45 e 36 ore preesistenti e il riconoscimento degli straordinari, nonché la maturazione delle 38 ore nei due anni anziché nei quattro come previsto dal contratto nazionale.
Per il lavoro nel fine settimana, viene migliorata la retribuzione per le prestazioni domenicali e festive, mentre la regolamentazione dell’organizzazione del lavoro che garantisce sabati liberi e limita le prestazioni domenicali, viene estesa a tutta la rete vendita. Il contratto permette inoltre di limitare le prestazioni anche per chi ha l’obbligo domenicale.
Infine, nel calcolo del premio di risultato è stato definito un sistema di salario variabile che permette di raggiungere potenzialmente un premio di 1.200 euro al raggiungimento degli obiettivi, che può arrivare anche a 1.440 euro qualora gli obiettivi siano superati.
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