Miart, “Crescendo” d’arte in mostra
La fiera aprirà i battenti il 14 aprile e saranno presenti 169 gallerie provenienti da 27 Paesi
di Eleonora Micheli
2' di lettura
E’ scattato il conto alla rovescia per miart, la fiera dell’arte moderna e contemporanea milanese e come sempre si svolgerà alla Fiera vecchia, all’ Allianz MiCo. Così per l'arte a Milano torna la tradizione dell'appuntamento di primavera, che precede la creatività messa in mostra, la settimana successiva, dal Salone del Mobile. Tradizione che invece era stata sconvolta dalla pandemia. Il titolo del miart 2023, diretta per il terzo anno da Nicola Ricciardi, è “Crescendo”, indicazione emblematica e rappresentativa di una fiera che, partita ormai tanti anni fa in sordina, è arrivata alla sua ventisettesima edizione presentandosi come una manifestazione chiave per il mondo dell’arte. Del resto vanta numeri di tutto rispetto e risonanza internazionale: quest'anno saranno presenti 169 gallerie provenienti da 27 Paesi nel mondo, in aumento a doppia cifra rispetto al 2022, che però risentiva ancora del colpo di coda della pandemia. Il bilancio, dunque, è positivo: anche se gli espositori sono in numero inferiore a quelli pre-pandemia, la percentuale di Paesi rappresentati è cresciuta di misura.
Artisti contemporanei affermati ed emergenti
Da giovedì sera al miart saranno esposte opere di maestri moderni e artisti contemporanei affermati e anche emergenti. Anche i premi sono più che raddoppiati, dimostrando la crescente attenzione da parte di enti e istituzioni. Intesa Sanpaolo si riconferma il main sponsor, ospitando in una lounge dedicata opere di giovani artisti. Ma miart non si limiterà agli spazi espositivi della Fiera vecchia, ma coinvolgerà numerosi angoli e spazi della città di Milano. E chissà che un giorno non nasca il Fuori miart, un po’ come nacque il Fuori Salone per il Salone del Mobile. Sono previsti numerosi eventi e mostre in tutta la città. Particolarmente attiva sarà la Triennale. Da non dimenticare, comunque, anche il ruolo della Fondazione Nicola Trussardi, che ha deciso di avviare i festeggiamenti per i suoi primi 20 anni, come museo nomade, proprio all’interno dei padiglioni della fiera
Le gallerie internazionali
Dopo lo stop provocato negli anni passati dalla pandemia, il 2023 sembra partire sotto una buona stella per miart, dove si torna a respirare internazionalità. Citare tutti i nomi sarebbe scrivere una lunga lista. Fatto sta che sono presenti nella fiera milanese galleristi provenienti da New York, Los Angeles, Londra, Parigi, Berlino, Basilea, Tokyo, Seoul, passando per Dubai, Accra e Shangai. Sono inoltre state riconfermate le presenze di importanti gallerie italiane, sia quelle presenti sin dagli esordi, sia quelle che si sono aggiunte nel corso degli anni.
Tre sezioni: Emergent, Established e Decades
La fiera, come negli anni passati, verrà organizzata in tre sezioni. Emergent, darà risalto alle nuove leve sia di artisti, sia di galleristi. Tale spazio è stato curato da Attilia Fattori Franchini ed è dedicato a 26 giovani gallerie. Ci sarà poi la sezione Established, che ospiterà 133 gallerie che esporranno opere della più stretta contemporaneità assieme a quelle dedicate all’arte del XX secolo, non tralasciando quelle attive nel settore del design da collezione e d’autore. Infine l’ultima sezione è Decades, curata da Alberto Salvadori, che esplorerà la storia del secolo scorso attraverso dieci progetti monografici dagli anni, dieci del Novecento, agli anni dieci del Duemila.
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