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Microsoft - Activision: altri tre mesi per chiudere l'accordo

Le due società prorogano la scadenza al 18 ottobre per poter portare a compimento un'acquisizione storica da 69 miliardi di dollari

di Biagio Simonetta

2' di lettura

Il tempo è scaduto. E allora Microsoft e Activision Blizzard hanno deciso di comune accordo di prendersene dell'altro, per portare a termine l'accordo da 69 miliardi raggiunto nel gennaio del 2022. L'ufficialità della proroga arriva con un tweet di Phil Spencer, il capo di XBox: «Microsoft e Activision Blizzard hanno prorogato la scadenza dell’accordo di fusione al 18 ottobre. Siamo ottimisti sulla conclusione di questa operazione e siamo entusiasti di portare più giochi a più giocatori ovunque» ha scritto Spencer.

La prima scadenza

L’accordo da 69 miliardi di dollari tra le due società, stipulato all’inizio dello scorso anno, come detto è scaduto alla mezzanotte di martedì 18 luglio. E non è stato chiuso, di fatto, per il blocco imposto dalla Cma britannica (l'antitrust di Londra). Ora le società avranno tempo fino al 18 ottobre. E Microsoft ha anche accettato di aumentare l’importo che pagherà ad Activision nel caso in cui una delle due parti rescinda l’accordo (portandolo a 3,5 miliardi di dollari da 3 miliardi di dollari dopo il 29 agosto e a 4,5 miliardi di dollari dopo il 15 settembre). Le due società hanno dichiarato che non intendono ritirarsi e continueranno a cercare le approvazioni normative finali necessarie per la chiusura.

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Il maggiore ostacolo verso la conclusione positiva dell’accordo è rappresentato come detto dalla Competition and Markets Authority del Regno Unito, che comunque ha ammorbito la sua posizione dopo la notizia dell'accordo Microsoft - Sony.

I fari sul gaming

L’accordo, se completato, porrà Microsoft in una posizione di grande vantaggio nel settore del gaming, perché di fatto il produttore di XBox mettererà le mani sull'azienda che produce alcuni dei videogiochi più diffusi al mondo, come Call Of Duty. Da qui le mosse dei regolatori per evitare eventuali configurazioni di concorrenza sleale. Eventualità che Microsoft in questi mesi ha provato a più riprese a smentire, con accordi proprio per la cessione della licenza di Call of Duty. L'ultimo, il più importante, quello siglato con Sony PlayStation qualche giorno fa. Proprio l'accordo con il gigante giapponese, leader del mercato delle console, ha spianato la strada alla conclusione dell'affare fra Microoft e Activision Blizzard. Il tempo a disposizione, però, evidentemente era troppo poco. Questi tre mesi in più dovrebbero bastare.

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