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Migliori atenei per materia: Sapienza prima per studi classici, l’Italia migliora

Il nostro Paese è secondo nell’Ue per piazzamenti nelle top 10. PoliMi settimo per Ingegneria e ottavo per Arte e design, la Luiss cresce del 60%

di Eugenio Bruno

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4' di lettura

Almeno negli studi classici non ci batte nessuno. La conferma arriva dal QS World University Rankings by Subject 2023, la classifica dei migliori atenei per disciplina accademica elaborata dagli analisi di QS Quacquarelli Symonds, da cui emerge che la Sapienza di Roma mantiene il suo primato mondiale nell’antichità e dintorni. In un contesto generale che vede il nostro vituperato sistema accademico migliorare il suo posizionamento generale e aggiudicarsi sette piazzamenti nelle Top 10: la seconda migliore performance dell’Ue dopo l’Olanda che ne conquista 16. Degni di nota il settimo posto del Politecnico di Milano per Ingegneria e l’ottavo per Arte e design.

Lo scenario macro

La tredicesima edizione del QS World University Rankings by Subject compara le prestazioni di 15.200 programmi universitari individuali frequentati da studenti di oltre 15.700 università in 93 Paesi. In questa serie di classifiche, QS include 56 Università italiane che ottengono 530 piazzamenti (+39 rispetto alla scorsa edizione) nelle 54 discipline accademiche che compongono questa classifica - incluse tre nuove rispetto alla scorsa edizione: Scienza dei Dati, Marketing e Storia dell'Arte -, e 96 piazzamenti (+2 rispetto alla scorsa edizione) nelle classifiche delle cinque macro aree di di studio scandagliate (arti e scienze umane, ingegneria e tecnologia, scienze della vita, scienze naturali, e scienze sociali).

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Il miglioramento italiano

L'Italia è la settima nazione al mondo per numero di posti in classifica e nel 2023 la performance complessiva migliora del 6,8 per cento. In 139 casi si registra un avanzamento in classifica rispetto al 2022, in 103 un peggioramento e in 249 il posizionamento resta lo stesso di un anno fa.
Più nel dettaglio, il nostro Paese è secondo nell’Ue per numero di posti in classifica tra i primi dieci al mondo, dopo i Paesi Bassi. Ed è seconda anche per il numero di piazzamenti tra i top 100 e top 200 al mondo: solo la Germania ne ottiene di più.
Fuori dall’Unione europea ma comunque in Europa va citata anche la Svizzera, terza al mondo per numero di posti in classifica tra i primi dieci: solo il Regno Unito e gli Stati Uniti la sorpassano.

Sapienza prima al mondo per studi classici

L’Italia è seconda per numero di piazzamenti in classifica, dopo la Germania. Il nostro Paese vanta un primato mondiale grazie alla Sapienza di Roma che si riconferma la migliore al mondo in Studi Classici e Storia Antica; nella stessa categoria va segnalato il quarto posto della Scuola Normale di Pisa che sale dal sesto al quarto posto.

LE UNIVERSITÀ ITALIANE NELLA TOP 50
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Le altre italiane nelle top 10

Meritevoli di essere menzionati sono, da un lato, il settimo (per Ingegneria - meccanica, aeronautica e manifatturiera), l’ottavo (Arte e design) e il decimo (Architettura / Ambiente costruito) posto conquistati dal Politecnico di Milano. E, dall’altro, due piazzamenti dell’altra milanese Bocconi: settima in Studi di business e management e ottava in Marketing.

Più in generale, le discipline accademiche con il maggior numero di dipartimenti universitari italiani classificati sono Medicina, Fisica e Astronomia, e Biologia.Mentre gli atenei di casa nostra con il maggior numero di posti in classifica sono La Sapienza di Roma, seguita dall’Alma Mater di Bologna e dall’università di Padova. A loro volta, il PoliMi vanta il maggior numero di piazzamenti tra i top 10, 20 e 50 mentre Bologna quelli tra i top 100 e i top 200. Tra le università con almeno cinque posti in classifica, Luiss Guido Carli è quella che migliora di più, con una crescita del 60 per cento.

Il resto del mondo

Passando al resto del globo le università statunitensi sono in testa in 32 materie: ad esempio, Harvard è l’istituzione con i risultati migliori e si classifica al primo posto in 14 materie, due in più rispetto all’anno scorso. Messo bene è anche il Regno Unito in cima a 15 classifiche, con Oxford e Cambridge in testa rispettivamente in quattro e due materie.

Quanto al Vecchio continente il Politecnico di Zurigo, EHT Zurich, è la migliore università dell’Europa continentale dall’alto dei suoi tre primi posti in altrettante materie. La Cina (continentale) aggiunge il secondo maggior numero di materie. Vanta il quinto numero più alto di programmi top-50 (125). L’Università canadese di Toronto vanta il maggior numero di dipartimenti universitari tra i top-50 al mondo, con 48. Il declino sistemico del Giappone continua, con il 43% delle sue università che scendono nella classifica, mentre l’8% migliora.

Le università dell’America latina

L’Università del Cile raggiunge la posizione più alta dell’America Latina, con Ingegneria - Mineraria e Mineraria (8 ). Il Brasile è il Paese dell’America Latina più rappresentato in assoluto (291 programmi) e tra i primi -100 (55), mentre il Messico ha il maggior numero di materie top-20 della regione.

Nel commentare i dati Ben Sowter, vice presidente di QS, dichiara: «L’osservazione delle tendenze di performance in oltre 15.000 dipartimenti universitari ci permette di vedere quali fattori influenzano il successo. Una prospettiva internazionale – sia per la diversità del corpo docente sia per le collaborazioni di ricerca scientifica - si correla fortemente con una migliore performance. Le università in ascesa hanno ricevuto investimenti mirati dai governi per oltre un decennio. Infine, il rafforzamento delle relazioni con l’industria e al mondo del lavoro è correlato a migliori risultati in termini di occupazione, ricerca e innovazione».

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