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Migranti, intesa Londra-Parigi per fermare gli sbarchi sulla Manica

L'accordo firmato stamani prevede un aumento del 40% dei pattugliamenti per bloccare le barche di migranti prima che tentino l'attraversamento della Manica

di Nicol Degli Innocenti

Migranti, accordo Francia-Gb su attraversamenti della Manica

3' di lettura

Accordo sui migranti tra Gran Bretagna e Francia: stamani la ministra dell'Interno britannica Suella Braverman è andata a Parigi per firmare l'intesa con il suo omologo francese Gérald Darmanin.

Quest'anno oltre 40mila migranti hanno attraversato la Manica raggiungendo le coste inglesi dalla Francia, un numero record che ha creato tensioni tra i due Paesi. Nel 2021 erano stati 28.500. Il problema è diventato critico per il Governo conservatore, che aveva promesso di limitare gli sbarchi e “tutelare i confini nazionali” dopo Brexit.

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L'accordo firmato stamani prevede un aumento del 40% dei pattugliamenti per bloccare le barche di migranti prima che tentino l'attraversamento della Manica. Per la prima volta, guardie di frontiera britanniche pattuglieranno le coste della regione Hauts-de-France assieme ai gendarmi francesi, il cui numero aumenterà da 200 a 300.

Londra verserà a Parigi 63 milioni di sterline (72 milioni di euro) per coprire i costi dei controlli, un aumento rispetto ai 55 milioni all'anno pagati finora. I fondi serviranno anche a potenziare l'uso di droni, elicotteri e attrezzature specializzate per la visione notturna per intercettare le barche e a aumentare l'uso di telecamere a circuito chiuso nei porti francesi.

L'accordo, raggiunto dopo mesi di negoziati, è stato sbloccato dall'incontro bilaterale tra il presidente francese Emmanuel Macon e il premier britannico Rishi Sunak a margine del summit COP-27 in Egitto la settimana scorsa. L'intesa sottolinea un nuovo clima di collaborazione tra i due Paesi: gendarmi francesi lavoreranno in Gran Bretagna e ci sarà uno scambio continuo di informazioni.

Decine di migliaia di persone arrivate da diversi Paesi vivono nei paesi della costa settentrionale francese in attesa di trovare il momento giusto per attraversare la Manica e sbarcare in Gran Bretagna, dove molti di loro hanno parenti. Oltre metà provengono da Albania, Afghanistan e Iran. Il clima mite quest'anno ha favorito gli sbarchi.Sunak ha avvertito che il problema dell'immigrazione illegale “è la priorità assoluta per i cittadini britannici” ma “non può essere risolto dall'oggi al domani”. L'intesa con la Francia è quindi “parte di un pacchetto di misure” mirate a ridurre gli sbarchi e limitare gli arrivi.

Quando era premier il predecessore di Sunak, Boris Johnson, aveva annunciato che gli immigrati illegali sarebbero stati deportati in Rwanda con un biglietto di sola andata. La misura, che voleva essere un deterrente agli sbarchi, è stata bloccata dai tribunali per il timore di violazioni dei diritti umani. Il Governo attuale insiste però che il suo obiettivo resta fermare le bande di trafficanti che sfruttano il desiderio dei migranti di arrivare in Gran Bretagna e li costringono a traversate pericolose, spesso su canotti che non sono in grado di affrontare le pericolose correnti della Manica. Oltre 50 persone sono morte nell'ultimo anno.

Il Governo britannico è stato criticato anche per la lentezza con cui gestisce le richieste di asilo: l'attesa media è ora di 480 giorni e decine di migliaia di domande restano inevase per anni. Questo nonostante il Regno Unito debba gestire 66.838 richieste di asilo all'anno, quasi la metà della Francia, che ne riceve 112.860. Lucy Moreton, dirigente di Isu, il sindacato delle guardie di frontiera britanniche, ha dichiarato stamani che l'accordo siglato oggi non risolverà il problema di fondo, perchè i migranti che vengono bloccati “tenteranno di nuovo di attraversare la Manica il giorno dopo o la settimana dopo”. Secondo Moreton il ministero dell'Interno britannico deve potenziare il sistema di gestione della richieste di asilo.

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