Migranti, Minniti: vertice Parigi «primo passo», bene adesione Ue a nostre proposte
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«Politicamente era ed è molto importante che tre paesi fondatori dell’Unione eiropea - Italia, Germania e Francia - si presentassero al vertice informale di Tallin (in progamma domani in Estonia, ndr) con una posizione comune». A dirlo, riferendosi al vertice a tre di domenica scorsa a Parigi, è il ministro dell’Interno Marco Minniti, da giorni in prima linea nella gestione dell’emergenza migranti sulle coste italiane. Nel corso di una informativa urgente alla Camera il ministro, seduto solitario ai banchi riservati al Governo, ha parlato del vertice in Francia come di un «primo passo» nella giusta direzione, confermato dall’action plan presentato dall’Unione europea che «ha accolto le nostre proposte: la prima è un codice di comportamento per le ong che operano in mare».
Per Ong coordinamento obbligato con Polizia giudiziaria
Un altro punto fermo sollecitato dall’Italia riguarda l’obbligo per le navi delle Ong che operano nel Mediterraneo per il soccorso dei migranti di coordinarsi con l'attività di polizia giudiziaria: «Un Paese serio prende tutte le misure per coniugare la salvezza delle vite con le esigenze di sicurezza e di contrasto al traffico di esseri umani». Nei primi sei mesi del 2017, secondo il ministro, il 34% dei salvataggi è stato effettuato da navi delle Ong, il 28% da navi della Marina Italiana; un altro 11% dei soccorsi è stato effettuato da uomini e mezzi della missione Frontex, mentre circa 10mila salvataggi sulle coste africane sono attribuibili alla Guardia di costiera libica.
I progressi sulle ricollocazioni
Progressi, secondo il ministro, sono arrivati anche sul fronte delle ricollocazioni in Italia dei migranti accolti dall’Italia: erano 2.600 persone a fine 2015, sono salite a 7.500 oggi. « Non è sufficiente, ma è importante il passo compiuto», ha spiegato Minniti, che ha sottolineato nuovamente la convergenza tra «tre paesi chiave e l’Unione europea», compatti nella scelta di «puntare nuovamente sulle rilocation, sanzionando al tempo stesso i n paesi Ue che non collaborano alla polltica delle ricollocazioni».
Appello all’Europa: riscoprire l’etica della responsabilità
Nelle battute finali del suo intervento Minniti ha sollevato la «questione di assoluto rilievo» emersa nelle ultime settimane e giorni, in cui «l’Italia ha dato magnifica prova di accoglienza» dei profughi in fuga dalle coste africane, perchè questo «è nel nostro Dna». Ma, ha aggiunto, «non si può separare la salvezza in mare dalla terra di accoglienza: senza la terra che accoglie la salvezza è solo temporanea». Per il ministro infatti «è impossibile pensare che la salvezza sia opera di molti paesi, e l’accoglienza sia affidata ad un solo», nel cao specifico l’Italia. Da Minniti è arrivato quindi un appello perchè i Paesi partner riscoprano «l’etica della responsabilità: l’Europa che non comprende questo è un’Europa che rischia di perdere un pezzo importante di se stessa».
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