flussi migratori

Migranti, al Viminale cabina regia Libia-Ciad-Mali-Niger

di Redazione Online

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5' di lettura

Rafforzare la capacità di controllo dei confini marittimi e terrestri, contrasto al terrorismo e ai trafficanti, costituzione di una Task Force ad alto livello delle forze di sicurezza, maggiore coinvolgimento di Oim e Unhcr per realizzare in Niger e Ciad e migliorare in Libia i centri di accoglienza per migranti irregolari. sono questi i punti qualificanti discussi oggi al Viminale nella seconda riunione
della “Cabina di Regia” dei Ministri dell'Interno di Ciad, Italia, Libia, Mali e Niger. Il meeting segue quello nei giorni scorso, sempre al ministero dell'Interno, con 14 sindaci delle comunità libiche, nel quale sono stati definiti interventi contro i trafficanti e per la crescita e lo sviluppo del paese; e precede di poche ore il vertice di Parigi tra Francia, Germania, Italia e Spagna su migranti e Libia.

Oggi si è svolta al ministero dell’Interno anche una prima riunione tecnica sul tema migranti, per evitare situazioni di caos come quelle verificatesi a Roma a seguito dello sgombero dell’edificio di via Curtatone. Una delle ipotesi più accreditate è quella di utilizzare i beni confiscati alle mafie per dare alloggio alle persone sgomberate da edifici occupati. Il ministero lavorerà alle linee guida che il ministro dell’Interno, Marco Minniti, vuole mettere nero su bianco ed emanare a giorni a prefetti e questori. Nei prossimi giorni è in agenda invece un incontro tra il ministro e la sindaca di Roma Virginia Raggi.

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Domani incontro tecnico con Anci al Viminale
Domani alle 13 ci sarà al Viminale un incontro esclusivamente tecnico con l’Anci sul tema degli sgomberi degli edifici occupati abusivamente e dell'emergenza abitativa. L’Associazione dei comuni italiani sarà rappresentata dalla segretaria generale, Veronica Nicotra. Successivamente, la prossima settimana, il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, dovrebbe incontrare il ministro dell'Interno Marco Minniti. Gli incontri seguono un primo rapido esame della questione affrontato oggi al Viminale in vista dell'emanazione
di linee guida in materia nel corso del quale è stata ribadita la necessità del coinvolgimento degli enti locali e delle Regioni.

Viminale studia piano su beni confiscati mafie
Il problema tocca soprattutto le grandi città e non riguarda solo migranti, ma anche cittadini italiani, centri sociali, aree occupate da nomadi. La direttiva ministeriale sarà una costola del pacchetto sulla sicurezza urbana varato ad aprile, che già prevede misure sugli sgomberi per prefetture e sindaci: la circolare vuole responsabilizzare i soggetti coinvolti, in modo che le esigenze di ordine pubblico, quelle delle famiglie più esposte e anche quelle della proprietà degli immobili non entrino in conflitto. Un ruolo in questo processo lo giocherà anche chi si occupa di sociale, negli assessorati come nelle associazioni qualificate. L'obiettivo è evitare sgomberi 'manu militari' in assenza di alloggi per sistemare le persone.

I dati dell’Agenzia dei beni confiscati, fermi al 2015, parlano di 17mila beni, di cui 9mila assegnati agli enti locali, associazioni e istituzioni. Di recente la Cgil ha aggiornato la stima a 20mila. A Roma sono 204 gli immobili assegnati, a Milano 217, a Napoli 235. «La strada è positiva - ha afferma il presidente dell’Anci Antonio Decaro - ma va accompagnata da un fondo» perché «non potendo incidere sulla leva fiscale né avere maggiori trasferimenti dallo Stato, la spesa dei Comuni è cristallizzata». Quindi «servono soldi per effettuare i lavori di ristrutturazione e rendere abitabili gli immobili che altrimenti non si possono assegnare».

Nei prossimi giorni incontro Minniti-Raggi
Nei prossimi giorni è atteso un vertice tra la sindaca Virginia Raggi e il ministro
dell'Interno Marco Minniti sul tema migranti, accoglienza e politiche abitative . «Roma ha un carico di decine di migliaia di persone che non sono censite ufficialmente - ha sottolineato la prima cittadina - non si può far finta che queste persone non esistano perché non sono riportate in una tabella Excel. Manca una politica nazionale adeguata su immigrazione e accoglienza. Un sindaco deve occuparsi dei suoi cittadini». Già lo scorso 26 giugno la sindaca di Roma e il responsabile del Viminale avevano dato vita a una cabina di regia sul tema immigrazione. Durante l'incontro con il ministro, Raggi sottolineerà la necessità che i sindaci vengano coinvolti prima nella definizione delle strategie sulla gestione dei migranti e dell'assistenza.

A breve informativa su ipotesi racket
È attesa a piazzale Clodio, nel giro di qualche giorno, l’informativa della Digos sull’ipotesi che dietro le occupazioni nel palazzo di via Curtatone, sgomberato
nei giorni scorsi, ci sia anche l'ombra del racket. Ipotesi originata dal ritrovamento di ricevute che comproverebbero il pagamento di affitti da parte degli occupanti. A quel punto gli inquirenti dovranno valutare se sussistano i
presupposti per un'azione penale ed eventualmente aprire un fascicolo processuale. Per procedere, infatti, sarà necessario accertare che il versamento di danaro da parte degli occupanti sia avvenuto previa estorsione. Intanto, dopo la convalida dei fermi di cinque migranti per i disordini del 24 agosto scorso, proseguono gli accertamenti per identificare altri responsabili del lancio di oggetti nei confronti delle forze dell’ordine.

Il presidio nei giardini dei Fori Imperiali
Intanto una delegazione degli ex occupanti del palazzo di via Curtatone (soprattutto rifugiati eritrei ed etiopi) ha trascorso la seconda notte nei giardini vicino ai Fori Imperiali, alle spalle della Prefettura di Roma. Qui hanno pernottato una decina di persone, dopo il corteo blindato che ha sfilato sabato nel centro della Capitale. I partecipanti, che al termine della manifestazione hanno annunciato di non voler andar via senza aver ottenuto risposte dalle istituzioni sull'emergenza abitativa, hanno trovato un accordo con la Questura per un presidio che prevede un ristretto gruppo di persone autorizzato a rimanere fino a lunedì sera. «Chiederemo una proroga del presidio nei giardini vicino piazza Madonna di Loreto fino alla convocazione del tavolo in Prefettura» ha detto un rappresentante dei migranti di via Curtatone uscendo da Palazzo Valentini, sede della Prefettura. È stata consegnata in Prefettura, da una delegazione di ex occupanti del palazzo di via Curtatone a
Roma e dei movimenti di lotta per l'abitare, una richiesta di convocazione di un tavolo interistituzionale sul tema dell'emergenza abitativa, dopo il tentativo non andato in porto di stamattina.

Il no del Comune di Forano a ospitare altri migranti
Ai rifugiati sgomberati da via Curtatone invece il consiglio comunale di Forano, in provincia di Rieti, ha detto ufficialmente no. In una seduta straordinaria dell'Aula, è passata la mozione presentata dal sindaco Marco Cortella, del Pd, che esprime formalmente la propria contrarietà al trasferimento 'in qualsiasi forma o modalità, di ulteriori migranti, sia richiedenti asilo che aventi già permesso di soggiorno'. In questa zona il Campidoglio aveva raggiunto un accordo con la società Sea, che gestisce l'immobile di via Curtatone, per ospitare in alcune villette circa 40 persone con fragilità.

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