Milano celebra il design con 60 film
di Sara Deganello
3' di lettura
Oltre 60 film per quattro giorni di proiezioni: il Milano Design Film Festival (Mdff) si apre domani giovedì 19 ottobre e fino a domenica 22 porta all'Anteo Palazzo del Cinema di Milano anteprime, incontri, documentari. Portraits of our time è il tema di questa quinta edizione.
Ritratti del nostro tempo che comprendono la testimonianza poetica di un uomo di 107 anni: Gillo Dorfles. In un bicchier d’acqua (Italia 2017, 11'). Il critico è protagonista del corto di Francesco Clerici in cui, nel suo appartamento, parla di arte, della madre, degli oggetti che lo circondano. È la prima produzione firmata dal Mdff, nonché un’anteprima assoluta del festival.
Un altro lavoro presentato al pubblico per la prima volta è Franco Albini. Uno sguardo leggero (Italia, 2017, 30) di Valeria Parisi, prodotto da Sky Arte Hd e Fondazione Albini con 3DProduzioni: il film è un racconto inedito in cui il pioniere del razionalismo italiano viene descritto attraverso i filmini amatoriali che ha girato, le foto che ha scattato e il contributo, tra gli altri, di Peter Greenaway, Oliviero Toscani, Tatti Sanguineti.
Potrà interessare (soprattutto) i milanesi la versione completa di Five Seasons: The Gardens of Piet Oudolf (Usa 2017, 76') di Tom Piper: il protagonista è il garden designer olandese famoso per i suoi lavori con le piante perenni, «interessanti in tutte le stagioni». Ha lavorato al Lurie Garden all’interno del Millennium Park di Chicago, ha realizzato la High Line di New York e ora si occupa, come consulente insieme a Petra Blaisse, del progetto del parco pubblico La Biblioteca degli Alberi, a Milano.
L’architetto danese Bjarke Ingels dello studio Big, invece, ha appena inaugurato Lego House, a Billund, il nuovo centro visitatori accanto al quartier generale della celebre azienda: un progetto che esplora le possibilità architettoniche dei famosi mattoncini. Il film Big Time (Danimarca 2017, 88') di Kasper Astrup Schröder è dedicato ai suoi ultimi cinque anni di lavoro, tra esuberanze e fragilità.
E anche Konstantin Grcic – Design is work (Germania 2017, 53') di Gereon Wetzel segue l'attività del progettista tedesco e spiega che il design è pensiero, materia e soprattutto compromesso. I nomi conosciuti si ritrovano anche nella sezione guest curation, affidata quest'anno a Patricia Urquiola e ad Alberto Zontone, partner e ceo dello Studio Urquiola, che hanno selezionato alcuni titoli d'ispirazione, tra cui, inediti in Italia, Magnificent Obsession: Frank Lloyd Wright's Buildings and Legacy in Japan (Usa/Giappone 2008, 126') di Karen Severnse Koichi Mori e The Future (Germania/Usa 2011, 91') di Miranda July.
Numerose le aziende che collaborano con la rassegna e che presentano una proiezione: Lasvit, Foscarini, Marazzi, De Padova, Franke. Molteni&C, ͞festival sponsor͟ della manifestazione, porta il video d'impresa di Ivana Gloria Solletico (Italia 2017, 2'20͟), a cura di Francesca Molteni: racconta attraverso le animazioni di Era Ora e Ivana Gloria il sistema di armadi Gliss Master, che diventa un personaggio.
Un approccio che ha ispirato anche il workshopPubblicità! Storie per la comunicazione. Il Mdff, in fondo, come ha detto Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il Lavoro, Commercio, Moda e Design di Milano «fa conoscere al grande pubblico l'esistenza di una continuità espressiva tra mondo del design, dell'architettura e della creatività, proponendo sempre nuovi linguaggi narrativi e film di grande interesse, capaci di raccontare l'evoluzione dello stile e della cultura del progetto».
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