Milano, Villaggio olimpico al via. Intesa finanzia per 250 milioni
Arrivato il permesso di costruire per il complesso di alloggi per i Giochi e che a settembre 2026 sarà riconvertito in studentato
di Paola Dezza
3' di lettura
Le ruspe sono partite circa un mese fa per riuscire a rispettare, e se possibile anticipare, i tempi per la realizzazione del Villaggio Olimpico per i giochi invernali 2026. È di questi giorni invece la notizia, che Il Sole 24 Ore può anticipare in esclusiva, del rilascio del permesso a costruire, unitamente alle Convenzioni edilizie e urbanistiche, per il fondo immobiliare “Porta Romana” gestito da Coima Sgr e sottoscritto da Covivio, Prada Holding e dal fondo Coima Esg City Impact, permesso relativo al Villaggio per le Olimpiadi Invernali 2026, a seguito della richiesta presentata a ottobre 2021.
A realizzare le opere un raggruppamento di imprese, formato da Impresa CEVSpA, Grassi e Crespi Srl e Milani Spa. E soprattutto a sostenere l’imponente progetto di riqualificazione dell’intera area è un finanziamento del controvalore di oltre 250 milioni di euro sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso un “Sustainability-linked Loan”, volto a sostenere un progetto di rigenerazione urbana che punta ai più alti standard Esg.
Il Villaggio Olimpico, progettato da Skidmore, Owings & Merrill–SOM è infatti il primo tassello di una rigenerazione urbana che cambierà il volto dell’ex Scalo di Porta Romana. Una riqualificazione che interessa 216mila metri quadri, di cui 164mila mq di superficie lorda per le aree edificabili, mentre il 50% dello Scalo sarà dedicato ad aree verdi e spazi pubblici (compresa la passeggiata sopraelevata che si ispira all’Highline di New York).
Oltre al parco da circa 100mila mq, ci saranno uffici (per circa 5mila impiegati), 1.700 appartamenti (in vendita o locazione, di cui 400 in edilizia convenzionata) e lo student housing da 1.700 posti letto pronto già da settembre 2026 (che nascerà proprio dalla riconversione del Villaggio olimpico terminata la kermesse sportiva).
I lavori di costruzione inizieranno a gennaio 2023, mentre le opere di scavo e paratie saranno completate entro il mese di febbraio. Come previsto dal Masterplan il Villaggio sarà posizionato nell’area a sud ovest dello Scalo.
Con l’assegnazione del permesso a costruire, dopo l’avvio delle bonifiche e degli scavi, l’opera ha già raggiunto tre degli obiettivi previsti dal cronoprogramma con un anticipo di quattro mesi, mettendo le basi quindi per consegnare il Villaggio Olimpico alla Fondazione Milano Cortina entro la scadenza prevista di luglio 2025.
A suo tempo le aree sono state acquistate per 180 milioni di euro dal fondo Porta Romana in cui coinvestono Covivio, Prada Holding e Coima Esg City Impact. Coima Sgr si occuperà della componente residenziale, libera e agevolata. Nel progetto hanno investito, tramite il fondo Esg City Impact Fund soggetti quali Enpam, Cassa Forense, Cassa Dottori Commercialisti, Inarcassa, BCC Credito Cooperativo, Fondazione CARIPARO, Compagnia di San Paolo e la stessa Coima Sgr. Covivio curerà lo sviluppo di uffici di nuova generazione nel quadrante orientale, forte dell’esperienza maturata con il vicino progetto Symbiosis che la società ha portato avanti negli ultimi anni, mentre Prada Holding, che qui ha la sua Fondazione, realizzerà un edificio a uso laboratorio e uffici e si occuperà della supervisione del parco.
Il progetto porta avanti una filosofia di sostenibilità che si declina tanto nell’obiettivo di emissioni zero raggiungendo i requisiti Nzeb (Nearly Zero Energy Building) quanto nell’utilizzo di materiali selezionati per le loro caratteristiche di riciclabilità, riuso ed ecocompatibilità ambientale.
Tutti gli edifici saranno certificati Leed, le strutture edilizie saranno permanenti e quelle temporanee saranno riutilizzabili. Più del 60% dell’energia sarà prodotta grazie all’istallazione di impianti che sfruttano le fonti rinnovabili, tra cui impianti solari termici e fotovoltaici; le acque meteoriche saranno raccolte e riutilizzate, con una riduzione di CO2 del 40% per riscaldamento/raffrescamento.
Gli spazi a verde pubblico e attrezzato, che rappresenteranno circa il 50% dello Scalo, sono stati progettati per il Villaggio Olimpico dall’architetto Michel Desvigne, in coordinamento con il masterplan generale di Outcomist, la cui parte paesaggistica è curata invece dall’architetto Elizabeth Diller, nome noto come progettista della celebrata Highline di New York.
«Dopo aver superato lo scoglio dei ricorsi si sta procedendo rapidamente con tutti i passaggi necessari - ha dichiarato Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano -. Quello appena avvenuto è fondamentale, la firma delle convenzioni tra il Comune e gli operatori, e il rilascio del permesso di costruire. Come già emerso nelle recenti visite del CIO a Milano, questo dimostra il lavoro intenso che stiamo portando avanti per le Olimpiadi 2026 e il pieno rispetto delle tempistiche prefissate».
Brand connect
Newsletter RealEstate+
La newsletter premium dedicata al mondo del mercato immobiliare con inchieste esclusive, notizie, analisi ed approfondimenti
Abbonati
loading...