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MinervaHub, la famiglia Garrone prende il controllo con San Quirico

Il gruppo, specializzato nelle finiture e nei materiali per accessori di lusso, è stato valutato circa 500 milioni. Matteo Marzotto manterrà l'incarico di presidente

di Carlo Festa

 Jato 1991 è una delle società nel portafoglio di MinervaHub

2' di lettura

Il gruppo MinervaHub passa sotto il controllo della San Quirico delle famiglie Garrone e Mondini. Xenon Private Equity, Ambria Holding e gli attuali azionisti di minoranza di MinervaHub hanno infatti sottoscritto un contratto di investimento in base al quale San Quirico, al completamento della transazione, deterrà circa il 75% del capitale di MinervaHub, mentre il restante circa 25% sarà detenuto da Xenon Private Equity congiuntamente con altri co-investitori. Matteo Marzotto manterrà l’incarico di presidente di MinervaHub. La valutazione della transazione, secondo indiscrezioni, sarebbe attorno ai 500 milioni di euro.

MinervaHub, che rappresenta il principale gruppo italiano nel comparto delle finiture e materiali per accessori di lusso, ha ricavi per oltre 170 milioni di euro, un portafoglio che annovera oltre 1000 clienti tra cui 20 dei top luxury brand, e oltre 700 occupati diretti. MinervaHub è nata nel 2022 dalla fusione di XPP Seven, presieduta da Gianfranco Piras, e Ambria Holding, presieduta da Matteo Marzotto, due iniziative imprenditoriali che hanno aggregato negli anni alcune delle migliori aziende manifatturiere del settore.

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Il gruppo è cresciuto tramite 4 aree: pelli pregiate, ricami, trattamenti superficiali e componentistica. Importante la crescita per acquisizioni. Xpp Seven ha acquisito A&A Pelli Pregiate, società specializzata in import-export di pelli, poi la veneta Quake Ricami, attiva nella ideazione di produzioni per moda e del lusso. Sono poi state acquisite Koverlux, società bergamasca leader nel settore delle finiture di accessori, e anche la marchigiana Sp Plast Creating, azienda attiva nella trasformazione di materie in plastica. Ambria Holding ha invece rilevato le aziende toscane Zeta Catene e Galvanica Formelli. Infine è stata rilevata Jato 1991, azienda bolognese di San Lazzaro di Savena specializzata nel ricamo a mano su tessuto.

Questa operazione, tramite la quale MinervaHub entra a far parte di uno dei principali gruppi industriali italiani, consentirà di accelerare lo sviluppo grazie alle sinergie finanziarie, commerciali, produttive, nonché alla ricerca e all’innovazione. La crescita di MinervaHub continuerà anche attraverso nuove acquisizioni.

Il team di Xenon ha visto coinvolti il Ceo Franco Prestigiacomo, il partner Gianfranco Piras e l’associate director Francesco Banfi. Advisor dell’operazione sono stati Rothschild & Co, Deloitte, Pavia e Ansaldo, Gelmetti e Associati per i venditori. Bnp Paribas, Kpmg, Legance Avvocati Associati, Pwc e Rina Services per San Quirico. Un pool di banche costituito da Unicredit, Bnp Paribas, Banco Bpm, Banca Intesa, Credit Agricole, Cariparma finanzierà l’operazione.

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