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Minorca a piedi lungo il Camì de Cavalls

E’ un sentiero di 185 chilometri che circonda tutta l'isola riconosciuta Riserva della Biosfera Unesco per il patrimonio di flora e fauna oltre a scenari costieri meravigliosi

di Erika Scafuro

4' di lettura

La costa dominata dal vento e dal sale, le spiagge paradisiache, il mare turchese, le calette selvagge, ma anche i centri storici che custodiscono storia e tradizioni. Il fascino di Minorca, la più orientale delle Baleari, è qualcosa di tangibile. Ma per renderlo ancora più concreto, consigliamo di lasciare le proprie orme sul Camí de Cavalls, 185 chilometri di sentiero che circonda l'isola per esplorare e visitare i luoghi di maggiore interesse. Riconosciuta Riserva della Biosfera Unesco per il patrimonio di flora, fauna e scenari costieri, Minorca si raggiunge con voli diretti dall'Italia o dalle città principali città spagnole.

Lungo il Camí de Cavalls

Il Camí de Cavalls – il sentiero dei cavalli - è un tracciato che corrisponde al sentiero GR 223, cinge tutta Minorca in 185 chilometri e può essere percorso a piedi, a cavallo o in bicicletta. Le origini di questo cammino affondano le radici nel XIV secolo quando il re Giaime II fece costruire una strada difensiva che circondasse tutta l'isola. Successivamente abbandonata, questa antica via è stata riaperta grazie all'impegno della popolazione locale ed oggi è un percorso suddivisibile in venti tappe (dai cinque ai tredici chilometri giornalieri) che rappresenta un modo originale per conoscere la vera identità minorchina e il suo incredibile valore paesaggistico. Per chi intendesse percorrere tutto o alcuni tratti del Camí de Cavalls, occorre pianificare gli aspetti logistici come gli spostamenti da e per una sosta, il posto in cui soggiornare. Noi vi invitiamo a percorrerne alcuni tratti, in giornate diverse, compiendo escursioni che portano a scoprire le principali attrazioni dell'isola.

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Dal Mahón al Parco Naturale de S'Albufera des Grau

La prima tappa del Camí de Cavalls parte da Mahón, il capoluogo dell'isola posto nella parte più orientale, e in dieci chilometri conduce al Parco Naturale de S'Albufera des Grau. Ancora oggi, visitando il centro urbano minorchino, si nota l'influenza britannica nell'architettura, risalente al XVIII secolo quando gli inglesi dominavano l'isola. All'interno dell'antico convento di San Francesco, in Plà des Monestir 9, il Museu de Menorca è il luogo da cui partire per conoscere il corso della storia di Minorca attraverso diverse sezioni ben documentate. Una visita che serve a familiarizzare con gli oltre millecinquecento siti archeologici disseminati in tutta l'isola, come i tipici talayot, le basse costruzioni in pietra dell'età preistorica con la funzione di torre di vedetta che si incontrano camminando lungo il tracciato. Fra i punti di maggiore interesse di questa tappa anche spiagge spettacolari come quella di Sa Mesquia e des Grau, dove si incontra il Parco Naturale de S'Albufera des Grau. È questa un'area di cinquemila ettari sferzata dal vento che conferisce a Minorca la denominazione a Riserva della Biosfera Unesco per la presenza di vari habitat naturali, fra cui zone umide e litorali che ospitano una vasta biodiversità; la laguna ospita specie di piante acquatiche, pesci e uccelli acquatici, come l'aquila pescatrice.

Rotta a sud da Ciutadella a Son Bou

Capoluogo dell'isola fino al 1714, quando gli inglesi decisero di trasferirlo a Mahón, Ciutadella è la cittadina più ad ovest di Minorca. Il momento migliore per conoscerla è con i colori del tramonto, quando la luce enfatizza le bellezze del centro storico fra monumenti e siti archeologici come le taulas (piccoli santuari) e le navetas (tombe collettive costruite in pietra). La cattedrale di Santa Maria, voluta dal re Alfonso III nel XIV secolo, si impone con il suo stile gotico catalano, ma non sono da meno le facciate dei palazzi come di Olivar e quello del Comte de Torre – Saura, edifici costruiti nel XVIII secolo per mostrare agli inglesi – che occuparono l'isola - il prestigio della nobiltà dell'epoca. Da Ciutadella, le tappe del Camí de Cavalls, conducono alla scoperta della costa sud occidentale dell'isola. È qui che si incontrano alcune delle spiagge più incantevoli, come Cala Bianca, a soli quattro chilometri dal porto della cittadina. Camminare in questa area consente di ammirare una grande varietà di paesaggi, dominati dalla vegetazione mediterranea del litorale che si affaccia sul mare e le sue calette. Si giunge a Cala Turqueta, dall'evocativo nome dovuto al colore turchese delle sue acque, è questa una delle spiagge più famose di Minorca. Da qui comincia un paesaggio caratterizzato da querceti e gole, come quella di Algendar, scavata dall'azione dell'acqua del torrente che la percorre sul fondo. Il Camí de Cavalls prosegue verso la spiaggia di Binigaus, dove ammirare lo scenario delle dune che accompagna il camminatore fino a Son Bou, la più estesa di Minorca con i suoi due chilometri e mezzo di litorale.

Gastronomia locale, un boutique hotel e artigianato

Caldereta de langosta, zuppa di aragosta, oliagua amb figues, zuppa di pomodori e peperoni servita con accompagnamento di fichi, cargols amb branca, lumache col granchio: sono alcuni dei piatti tipici della cucina minorchina. Degustateli nei migliori ristoranti di Mahón, come ad esempio quelli del gruppo Ses Forquilles: quello omonimo, in San Fernando 12, serve piatti creativi con un mix di cucina locale e cosmopolita, mentre El Rais, situato nel porto della cittadina in Moll de Levant 314, propone una cucina mediterranea che esalta sapori e tradizioni di questa isola. Se, invece, vi trovate al porto di Ciutadella optate per S'Amarador, questo elegante ristorante è un punto di riferimento per chi ama una selezione di pescato fresco sapientemente trasformato in pietanze gourmet. Minorca è anche nota per la coltivazione della vite, che grazie al clima dell'isola consente la produzione di vini corposi; l'azienda vinicola Bodegas Binifadet, in Ctra. Sant Lluís - Es Castell, è il luogo perfetto dove degustare i tesori della cantina e pasteggiare i prodotti della cucina locale. Dopo aver camminato per l'isola, scoperto i suoi tesori, vissuto al ritmo delle persone locali, è tempo di rifugiarsi in un'oasi che invita ad esperire la vera vacanza: a pochi minuti d'auto da Mahón, ad Alaior, il Menorca Experimental, è un boutique hotel realizzato sul terreno di un'antica casa rurale del XIX secolo e circondato dalla vegetazione mediterranea. Non si può lasciare Minorca senza prima aver acquistato le scarpe artigianali dell'isola, gli avarcas. Questi sandali tradizionali trarrebbero origine dai contadini che necessitavano di una calzatura resistente per svolgere la loro giornata di lavoro. Ancora oggi la manifattura artigianale rende gli avarcas un must have; potrete scegliere il colore che preferite indossare ai piedi ad esempio da Avarca Shop, in Carrer de Ses Moreres 47 a Mahón.

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