Formazione

Mip Politecnico di Milano e Fpa, offerta formativa congiunta per il settore pubblico

Partnership per offrire corsi di altissimo livello e soddisfare i fabbisogni formativi e le competenze richieste a una Pa in grado di gestire il futuro

di Redazione Scuola

(IMAGOECONOMICA)

3' di lettura

La formazione dei dipendenti pubblici ha subìto un grande rallentamento negli ultimi anni, a causa di tagli che hanno portato a un progressivo impoverimento degli investimenti sul rafforzamento delle competenze. Ora la rotta si sta invertendo: la Pa è considerata
un attore fondamentale per la ripartenza del Paese e per l'attuazione del Pnrr e questo ha messo al centro dell'attenzione (mediatica e politica) anche il tema delle persone che lavorano nelle amministrazioni. Ci sono molte risorse a disposizione ed è stato appena presentato il piano “Riformare la Pa. Persone qualificate per qualificare il Paese”, progetto strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della Pubblica amministrazione, con l'obiettivo di accompagnare all'assunzione di personale sempre più qualificato anche la formazione di chi già lavora nella Pa.

Cultura dei risultati e degli obiettivi

Un'occasione unica per traghettare le nostre istituzioni dalla cultura dell'adempimento alla culturadei risultati e degli obiettivi. In questo contesto il Mip, la Business school del Politecnico di Milano, e Fpa (società del GruppoDigital360 che da più di 30 anni favorisce l'incontro e la collaborazione tra pubblica amministrazione,imprese, mondo della ricerca e società civile) hanno firmato un accordo per rafforzare lacollaborazione e offrire corsi ad altissimo livello per soddisfare i bisogni e le conoscenze di una Pa in grado di gestire il futuro. Nel catalogo temi quali le competenze digitali, il project management, change management e competenze trasversali, co-design e intelligenza artificiale e percorsi dedicatialle città digitali e alla progettazione urbanistica.

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Formazione

Il Mip è attivo da anni sulla formazione rivolta ai dipendenti pubblici con un'offerta di master e corsidi perfezionamento sui temi della gestione dell'innovazione tecnologica e digitale rivolti alla Pa centrale e locale. Tra i percorsi più recenti rientrano un master per la Trasformazione digitale della Pa, un Master in Intelligenza artificiale per la Pa e un master in Management pubblico incentrato specificamente sul Pnrr. Fpa, è stata tra le primissime realtà a mettere a punto un'offerta di qualità di corsi basati sul Syllabus delle competenze digitali così come sulle competenze trasversali. In pochi mesi ha formato su questi temi oltre 50.000 dipendenti pubblici e rilasciato 450.000 open badge di certificazione delle competenze acquisite, requisito sempre più fondamentale per l'accesso agli avanzamenti di carriera e di retribuzione previsti dai piani di performance.«Nell'ultimo decennio il settore pubblico ha subito gli effetti della crisi economica, con una riduzionedel personale e il contenimento di investimenti in formazione - sottolinea Federico Frattini, dean del Mip -. Gran parte delle missioni del Pnrr e il recente piano Ri-formare la Pa rappresentano un'inversione di tendenza rispetto al passato e pongono le persone al centro, sottolineando l'importanza di interventi di upskilling e reskilling del personale in servizio e di tutti i nuovi assunti. Il Mip, insieme a Fpa vuole contribuire a questo progetto epocale di formazione del personale pubblico, mettendo a disposizione il proprio know-how per la formazione di una nuova classe didipendenti pubblici, in grado di operare in un contesto sempre più complesso e dinamico come quellodella pubblica amministrazione».
«Il momento attuale rappresenta una grande opportunità per far crescere il valore delle persone nellenostre pubbliche amministrazioni – aggiunge Gianni Dominici, amministratore delegato di Fpa –ci sono, però, alcuni aspetti da non dimenticare: primo fra tutti la necessità di mettere in campo unaformazione che parta dai reali fabbisogni delle amministrazioni e sia accompagnata dalla valutazionedegli impatti ottenuti, sia a livello individuale che a livello di organizzazione. Dobbiamo poisottolineare che non si può fare formazione di qualità a costo zero: proprio ora che le risorse ci sono,gli investimenti restano centrali per fare formazione di qualità».

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