Miro Fiordi, una vita per il Credito Valtellinese
Il banchiere scompare dopo una malattia fulminante. Patuelli (Abi): «Una figura dalle competenze economico-finanziarie preziose e segnata da una grande sensibilità verso temi civili e sociali»
di Luca Davi
2' di lettura
È scomparso ieri a Milano dopo una malattia fulminante Miro Fiordi. Banchiere di razza, ma con una grande sensibilità verso i temi sociali, Fiordi era nato a Sondrio nel 1956. E da valtellinese quale era, il “ragionier” Fiordi, come orgogliosamente sottolineava di essere, aveva costruito tutta la sua carriera internamente al Credito Valtellinese: una parabola che lo aveva portato dall’ingresso da sportellista, datato 1982, a diventarne presidente, nel 2016, quando prendeva il testimone da Giovanni...
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