ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùGruppo piemontese

Miroglio, fatturato e redditività in salita. Obiettivo 2023: 550 milioni di ricavi

Il gruppo ha chiuso il 2022 con ricavi a 500 milioni di euro e Mol a 29 milioni di euro. Nel 2023 le previsioni sono di un ritorno ai livelli di fatturato pre Covid grazie a investimenti sul prodotto ma anche sulla relazione con la clientela

di Marta Casadei

Fiorella Rubino. Tra i marchi del l gruppo, è tra quelli che hanno performato meglio

3' di lettura

«Abbiamo chiuso il 2022 con fatturato consolidato a 500 milioni di euro, contro i 415 milioni del 2021 e siamo tornati alla profittabilità per fattori più endogeni che esogeni: il margine operativo lordo, che nel 2021 era negativo per cinque milioni, è salito a 29 milioni. C’è ancora tanta strada da fare, ma raccogliamo i primi risultati di un lavoro che ci ha portato a razionalizzare parte del business e investire su quelli più promettenti». È soddisfatto Alberto Racca, ad del Gruppo Miroglio dal 2019. In questi tre anni non semplici a livello globale ha portato avanti un processo di cambiamento del gruppo piemontese che ha progressivamente abbandonato il segmento della stampa su tessuti e della filatura (in cui è ancora attivo, ma in modo limitato) per concentrarsi sui brand di abbigliamento e accessori.

Prodotto e relazione col cliente sono il perno della crescita

Oggi è presente in 22 Paesi con 36 società e 1.100 negozi, due stabilimenti di confezione (in Marocco e Turchia), uno di stampa waterfree (Sublitex, ad Alba) e una filatura in Tunisia. La quota più significativa dei ricavi, però, si deve alla Miroglio Fashion, società cui fanno capo i marchi Motivi, Elena Mirò, Fiorella Rubino, Diana Gallesi, Luisa Viola e Oltre. Ed è in crescita: nel 2022 Miroglio Fashion ha registrato ricavi per 369 milioni di euro contro i 313 dell’anno precedente. «Abbiamo scelto di instaurare una relazione sempre più stretta con le nostre clienti – spiega Racca – che sono anche più giovani rispetto al passato. Attorno ad alcuni brand come Fiorella Rubino abbiamo creato community di clienti fan, cresciute in modo esponenziale e con le quali dialoghiamo tutti i giorni».

Loading...

Il gruppo, che negli anni ha investito molto nel retail costruendo una rete di negozi monomarca capillare in tutta Italia, complice il Covid ha dovuto in parte ripensarla: «Il nostro perimetro di negozi, che attualmente in Italia sono 800, rispecchia i cambiamenti che sono avvenuti in azienda e nel Paese in questi anni – continua Racca –. Per esempio, abbiamo voluto investire nel digitale inteso come possibilità per la cliente di muoversi in modo fluido tra canali di vendita diversi». Continuano poi gli investimenti sul prodotto: «Abbiamo lanciato la collezione di borse di Motivi con successo. Per quanto riguarda il prodotto ci concentriamo sul concetto di “value for use” per assicurare un prodotto distintivo ma trasversale e adatto a un contesto di riduzione del potere d’acquisto delle clienti e di clima atmosferico imprevedibile. Nel 2023, oltretutto, non abbiamo aumentato i prezzi».

Obiettivi: espansione all’estero e ritorno ai ricavi pre Covid

Tra gli obiettivi di Miroglio c’è anche l’internazionalizzazione: «Stiamo entrando in Grecia e nei Balcani, ma in generale abbiamo registrato un ottimo feedback in Est Europa, per esempio in Romania. Elena Mirò, che ha un nocciolo di clienti affezionate ma oggi propone capi dallo stile più aggiornato e per tutte le taglie, va molto bene anche nel Sud Europa». C’è poi la joint venture JV Aymi, nata nel 2008, quando Miroglio ha rilevato il 50% del gruppo turco Ayaydin, che produce e distribuisce i marchi Ipekyol, Machka e Twist: nel 2022 è salita a 73 milioni di euro di fatturato dai 52 milioni del 2021.

Il 2023 per Racca «è iniziato bene e speriamo di chiuderlo superando i livelli di fatturato 2019, cioè 550 milioni di euro, ma con una società diversa e una profittabilità migliore, sopra i 30 milioni di Mol». Tra i focus del gruppo, oltre allo storytelling dei brand, la formazione: «Il reskilling – dice Racca – è importantissimo per un gruppo come il nostro che impiega quattromila persone. Bisogna investire sulle competenze delle persone». Che cambiano e crescono con l’evolversi della tecnologia: «Stiamo iniziando a usare dei chatbot per l’assistenza interna».

Nel titolo della versione dell’articolo pubblicata il 7 aprile 2023 sull’edizione cartacea del Sole 24 Ore viene indicato erroneamente il fatturato dei marchi fashion a 369 milioni di euro. La cifra, invece, corrisponde al fatturato della società Miroglio Fashion cui fanno capo solo alcuni dei marchi di abbigliamento del gruppo. Ci scusiamo con i lettori e con gli interessati.

Riproduzione riservata ©

Consigli24: idee per lo shopping

Scopri tutte le offerte

Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link, Il Sole 24 Ore riceve una commissione ma per l’utente non c’è alcuna variazione del prezzo finale e tutti i link all’acquisto sono accuratamente vagliati e rimandano a piattaforme sicure di acquisto online

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti