I trend emergenti

Missione sostenibilità, nuovo business per gli avvocati

Cresce l’attività di consulenza sugli investimenti green e sulle modifiche per adeguare la governance all’Agenda Onu 2030

di a cura di Chiara Bussi

Illustrazione di Mirko Camia

3' di lettura

Esg è uno degli acronimi più in voga negli ultimi anni. Da quando l’agenda Onu 2030 ha acceso i riflettori sull’imperativo della sostenibilità nei suoi aspetti economici, sociali e di governance. Una rivoluzione in atto che coinvolge anche l’offerta di servizi legali e potrebbe modificare nei prossimi anni il Dna delle stesse law firm.

In Italia a dare la spinta decisiva è stato il recepimento della direttiva Ue sulla rendicontazione non finanziaria entro il 2017 per le imprese più grandi e ora la tendenza si sta diffondendo anche tra quelle di più piccole dimensioni. Proprio per le sue caratteristiche la consulenza sostenibile è una tematica trasversale tra le varie practice e dipartimenti e sta diventando sempre più multidisciplinare. Per alcuni è un segmento di mercato di recente esplorazione, per altri la naturale evoluzione di un tipo di assistenza su tematiche affini. A Merani Vivani & Associati la consulenza in tematiche Esg è soprattutto di tipo ambientale. «Ci occupiamo di diritto dell’ambiente e dell’energia - racconta Claudio Vivani, partner dello studio torinese – da più di 20 anni: offriamo assistenza alle imprese che producono energia da fonti rinnovabili e a quelle che imboccano la strada dell’efficienza energetica. Negli ultimi tempi sta prendendo piede l’affiancamento sugli investimenti in mobilità elettrica e sull’idrogeno, sempre più strategici». Un altro focus è sull’assistenza nel contenzioso sull’economia circolare, in particolare nella gestione dei rifiuti. «Aiutiamo i nostri clienti - prosegue Vivani - soprattutto multinazionali e in misura minore Pmi, a districarsi tra la babele di norme che in alcuni casi possono rappresentare un ostacolo agli investimenti». Nuovi compiti che richiedono competenze sempre più multidisciplinari: «Lavoriamo in tandem con altri professionisti, come tecnici e ingegneri – spiega – e in futuro potremmo valutare di costituire una rete più stabile per ampliare in modo strutturale le nostre competenze».

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RP Legal &Tax ha declinato l’offerta su temi sostenibili con un focus sulla “S” di sociale. «Da circa 12 anni uno dei nostri tratti distintivi – dice il partner Riccardo Rossotto – è l’assistenza al terzo settore e al mondo del non profit. La spinta alla sostenibilità è partita da qui e abbiamo portato in dote queste competenze anche per il mondo profit». L’assistenza su tematiche sostenibili è affidata al dipartimento Impact & Sustainability, un team di sette professionisti coordinati dal partner Roberto Randazzo. Il segmento di mercato è cresciuto di circa il 30% nell’ultimo anno e vale oggi il 5% del fatturato dello studio. «Ma la nostra ambizione - aggiunge Rossotto - è arrivare almeno a un quarto dei ricavi». Il rispetto dei diritti umani, sottolinea Randazzo , «diventa sempre più cruciale all’interno della corporate governance e questo dimostra il notevole salto culturale in atto. Ai nostri clienti forniamo un’assistenza nella rendicontazione non finanziaria e sui contratti di fornitura in svariati settori, dalla Gdo al real estate, fino ai fondi di investimento». Per farlo si avvalgono anche del network Esela, che nel 2015 ha riunito otto realtà internazionali (RP Legal & Tax è l’unica italiana). Di recente lo studio ha chiesto la certificazione per diventare B Corp.

LCA si è attrezzata in modo strutturato per offrire una consulenza sulle tematiche di sostenibilità lo scorso anno. «Abbiamo creato un Comitato sustainability con una decina di professionisti e al tempo stesso ogni dipartimento ha un responsabile per queste politiche per lavorare in sinergia», dice Dario Covucci, socio dello studio e responsabile della task force. L’attenzione è alta sui temi della governance sostenibile. Tra i servizi offerti ci sono l’affiancamento per la creazione di società benefit e per i rating di sostenibilità o le procedure di qualità, l’adeguamento degli statuti societari e dei contratti di fornitura ai principi Esg. «La sostenibilità - fa notare - sta diventando un asset sempre più strategico. Questo segmento è destinato a incidere sempre più sul fatturato nei prossimi anni sulla scia di una consapevolezza crescente, non solo da parte delle multinazionali ma anche delle Pmi e delle start up». I settori più promettenti? «Soprattutto food, real estate ed energia sulla spinta della transizione ecologica. Questa nuova tendenza – conclude Covucci – porterà inevitabilmente a una continua riformulazione dell’offerta per stare al passo».

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