Misterioso omicidio in una festa tra amici
The afterparty. La serie di Miller è un miscuglio ben riuscito tra il genere giallo e il filone della commedia. Molte star tra i protagonisti e un ritmo rapidissimo rendono efficaci gli episodi, in cui si seminano gli indizi per risolvere il caso
di Gianluigi Rossini
2' di lettura
Dopo il successo riscosso da Only murders in the building (Disney+), in queste settimane escono altre due serie inscrivibili in quello che si potrebbe chiamare comedy whodunit, un giallo nel quale si dà pari importanza alla risoluzione del mistero e alla risata. Il primo, Murderville (su Netflix), ideato da Will Arnett, è un mix di serie tv e show con ospiti, basato sull’improvvisazione e in verità non molto riuscito. Il secondo invece è uno dei migliori visti finora: The afterparty (su Apple TV+), con alla guida un Christpher Miller stavolta senza il suo solito partner creativo Phil Lord (Piovono polpette, 21 Jump Street e molti altri).
Gli ingredienti del genere sono abbondanza di star, un delitto da risolvere, ritmo rapidissimo, umorismo autoriflessivo e metalettico. Nella serie di Miller una festa di ex compagni delle superiori si trasforma in giallo quando muore cadendo da un balcone Xavier (Dave Franco), popstar di successo e stella della serata. Si chiudono le porte, arrivano i detective e iniziano a interrogare uno a uno gli invitati, interpretati da giovani comici di un certo successo: Tiffany Haddish, Sam Richardson, Ben Schwartz, Ilana Glazer, nomi non famosissimi ma tutti volti ben visti in altre serie. Come prevedibile, ognuno racconta la storia dal proprio punto di vista con il tipico effetto Rashomon, che qui però viene portato alle estreme conseguenze: la versione dei vari personaggi è ricreata secondo gli stilemi di un genere in accordo con la sua personalità, per cui ad esempio la storia del timido e dolce Aniq è una rom-com, quella dell’instabile Chelsea è un thriller, il ridicolo macho Brett interpreta un grottesco film d’azione e così via, fino al musical e all’animazione. Ognuno dei generi viene ricreato fino in fondo, dalla struttura della trama alle luci alle riprese. Allo stesso tempo, ci si appassiona genuinamente alla risoluzione del mistero e ci si può divertire a cercare gli indizi che sono chiaramente sparsi nei vari racconti.
Per quanto si tratti di soluzioni già viste molte altre volte, il pregio di The afterparty è la perfetta riuscita della maggior parte di esse: il ritmo è impeccabile, si ride molto spesso, c’è una gran concentrazione di idee in pochissimo spazio.
The afterparty
Christopher Miller
Apple TV+
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