Mitsubishi Electric lancia «Maisart» per l'Intelligenza artificiale
dal nostro corrispondente Stefano Carrer
2' di lettura
TOKYO - A Mitsubishi Electric ormai va stretta l'ormai secolare denominazione della società. Il riferimento all'elettricità ha significato innovazione per oltre un secolo, ma oggi certamente ha un sapore invecchiato. Non osando cambiare un nome glorioso, il gruppo giapponese ha annunciato la creazione di un nuovo marchio che raggrupperà le tecnologie legate all'Intelligenza Artificiale: Maisart.
Un acronimo dove “M” sta per Mitsubishi, “ai” per Artificial Intelligence e “art” non per belle arti ma per riferirsi alla creazione di prodotti “State-of-the-Art”, ossia all'avanguardia tecnologica. Il motto per il nuovo comparto aziendale è “Original AI technology makes everything smart”: nuove frontiere dell'hi-tech, insomma, per rendere tutto più intelligente.
Lo scopo dell'introduzione del nuovo brand e' quello di diffondere la conoscenza delle attività dell'azienda nel settore Ai e di promuoverne più vaste applicazioni in diversi comparti. Il mercato globale del'Ai è stimato da Ernst & Young in 3.600 miliardi di yen (circa 35 miliardi di dollari) nel 2015 e la sua crescita annuale viene ipotizzata a una media del 30 per cento.
La novità è stata annunciata nel corso della annuale Open House che a Tokyo ha messo in mostra alcune delle ultime innovazioni sviluppate dalla ricerca e sviluppo del gruppo, alcune delle quali affascinanti e anche un po' inquietanti.
Un esempio è una tecnologia inedita con la quale qualcuno può ascoltarvi perfettamente anche se parlate in ambienti rumorosi: il primo “registratore” che separa e ricostruisce in tempo reale e alta qualità discorsi simultanei, senza avere bisogno - come accadeva in avanzate tecnologie precedenti - di una traccia precedente di quello che si vorrebbe ascoltare e registrare.
Alcune applicazioni sono orientate verso il mondo della robotica industriale, come lo sviluppo di un algoritmo smart-learning che contente al braccio robotizzato - rispetto a controlli di precisione effettuati con l'assistenza di un operatore - , di imparare da sé e molto più rapidamente alcune funzioni. Mitsubishi ha mostrato anche di essere all'avanguardia nei sistemi intelligenti per identificare in tempo reale attacchi con virus informatici alle strutture informatiche delle utility.
E ha ha sviluppato un portatile che non è uno smartphone: si tratta di un aggeggio che pesa dieci chili e si porta come uno zaino sulle spalle; collegato a un pc, fa una mappatura tridimensionale in tempo reale dell'ambiente circostante. E sono solo alcuni di tanti esempi.
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