Moby, Vincenzo Onorato e i due figli verso il processo per bancarotta
Informazione di garanzia a Vincenzo Onorato e ai figli per aver dissipato il patrimonio del gruppo Moby-Cin. La difesa: operazioni lecite
di Carlo Festa
I punti chiave
2' di lettura
Si apre un nuovo capitolo giudiziario nell’intricata vicenda finanziaria del salvataggio del gruppo armatoriale Moby-Cin. La famiglia Onorato (il padre Vincenzo e i figli Achille e Alessandro) sono indagati dalla Procura di Milano per le passate vicende che hanno portato al concordato fallimentare del gruppo Moby. La Procura di Milano ha così chiuso le indagini per bancarotta, in vista della richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Vincenzo, Achille e Alessandro Onorato.
Nel mirino il drenaggio delle risorse finanziarie verso Moby
Nel dettaglio, nell’inchiesta curata dal Pm Roberto Fontana si fa riferimento a diversi possibili reati. Fra questi i riflettori sono puntati in particolare sulle attività che hanno portato al depauperamento del patrimonio del gruppo e in particolare di Cin (che ha ereditato le attività di Tirrenia in amministrazione straordinaria) con sistematico drenaggio di risorse finanziarie a favore di Moby.
Tutto ciò al fine di consentire a Moby di far fronte agli oneri finanziari sulla stessa gravanti per effetto della complessiva operazione funzionale all’acquisizione del controllo totalitario, da parte della famiglia Onorato, di Moby e di Cin, concretizzatasi nell’emissione nel giugno 2015 di un prestito obbligazionario di 105 milioni da parte della società di diritto olandese Ale1 e nell’emissione nel gennaio 2016 di un successivo prestito obbligazionario di 300 milioni e nell’accensione di un finanziamento bancario di 200 milioni.
Le altre operazioni sospette, dalle navi alle auto di lusso
Oltre a queste operazioni, sono sotto i riflettori della Procura tutta una serie di altre operazioni che avrebbero dissipato il patrimonio del gruppo Moby-Cin: transazioni su nuove navi (Alf Pollack, Maria Grazia Onorato, Hull No 18121002 e Hull No 18121004), ma anche compravendita di immobili e noleggio di autovetture di lusso in noleggio alla famiglia Onorato (Aston Martin, Maserati).
L’informazione di garanzia sarebbe arrivata alla fine della scorsa settimana. Ora si attendono ulteriori sviluppi. La posizione dei legali della famiglia Onorato punta sulla liceità delle operazioni contestate, operazioni che - sempre secondo la tesi della difesa - sarebbero state autorizzate dagli organi competenti e dai consulenti, oltre ad essere già state visionate in passato dal Tribunale di Milano.
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