Sviluppo e fondi PNRR

Moda circolare, Prato prepara il polo per il riciclo del tessile

L’hub prevede un impianto per la selezione e il trattamento dei rifiuti tessili da 34mila tonnellate all’anno, che sarà realizzato da Aia in un’area messa a disposizione dal Comune

di Silvia Pieraccini

(smirart - stock.adobe.com)

2' di lettura

Forte della sua lunga tradizione nel recupero di abiti usati, Prato si prepara a realizzare un polo del riciclo tessile, in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza che prevede piattaforme (textile hub) per spingere il processo di recupero di questi materiali e dare gambe all’economia circolare. E in linea con le norme europee che imporranno, dal 2025, la raccolta differenziata dei rifiuti tessili.

Il progetto del textile hub pratese, che concorrerà al bando ministeriale sull’economia circolare con fondi Pnrr (in scadenza tra poche settimane), prevede un impianto per la selezione e il trattamento dei rifiuti tessili con una capacità di 34mila tonnellate all’anno, tra quelli pre-consumo (14mila tonnellate, circa la metà della produzione del distretto tessile di Prato) e quelli post-consumo (20mila tonnellate, considerato l’intero futuro fabbisogno della Toscana).

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Il contributo del Pnrr

A realizzare l’impianto sarà Alia, la società pubblica dei rifiuti urbani, con un investimento da 18 milioni di euro. Il contributo atteso dal Pnrr è di 2,1 milioni, ma l’azienda ha già dichiarato che farà l’operazione in ogni caso. La tecnologia installata sarà quella a infrarossi, ritenuta tra le più innovative sul mercato e in grado di separare in maniera automatica (grazie a sensori ottici che riconoscono fibre e colori) i rifiuti tessili in ingresso per avviarli al riciclo, garantendo alle aziende utilizzatrici materiale selezionato da poter reimmettere nel ciclo produttivo.

Una priorità per il distretto

«La cernita e il riciclo degli stracci sono all’origine del distretto e ne rappresentano il futuro – dice il sindaco di Prato, Matteo Biffoni –. Quello che abbiamo sempre fatto è oggi una delle priorità dell’agenda europea ed è per noi la strada dello sviluppo. La realizzazione dell’hub tessile è fondamentale e lo dimostra l’unità d'intenti di istituzioni, imprenditori e sindacati».

Il traino della sostenibilità

L’area su cui verrà realizzato il polo del riciclo è già decisa, nella parte sud della città, e sarà messa a disposizione dal Comune. «L’impianto è un interessante punto di partenza – spiega Francesco Marini di Confindustria Toscana Nord – soprattutto se sarà affiancato da un’attività di ricerca e innovazione sul riutilizzo dei materiali selezionati. Per chi lavora nel tessile la richiesta di prodotti sostenibili, a cominciare da quelli riciclati, è ormai realtà di ogni giorno».

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